PARCO FALCONE E BORSELLINO: A GIUGNO SI DECIDE SUL RICORSO, INTANTO I LAVORI ARRANCANO

Parco “Falcone e Borsellino”: si deciderà nel prossimo mese il nuovo ricorso presentato dal raggruppamento perdente

Ha rinunciato alla cautelare e quindi alla possibile sospensiva del provvedimento del Tar, l’avvocato Carlo Tack che cura gli interessi del raggruppamento di imprese formato Ldf Appalti Srl, Effebi srl e Gecos srl. Ecco perché il Consiglio di Stato ha fissato direttamente l’udienza di merito che si discuterà il prossimo 20 giugno.

Il raggruppamento, come noto, ha impugnato il pronunciamento del Tar di Latina che aveva respinto il primo ricorso proposto dalle imprese a fine febbraio.

A febbraio, infatti, la prima sezione del Tar di Latina – Presidente Riccardo Savoia – si è pronunciata sul ricorso proposto dal raggruppamento di imprese formato da Ldf Appalti Srl, Effebi srl e Gecos srl, che puntava all’annullamento dell’aggiudicazione dei lavori con fondi Pnrr effettuata dal Comune di Latina, in merito all’intervento di rigenerazione urbana del Parco Urbano “Falcone Borsellino”. Lavori che erano iniziati nel mese di febbraio con la recinzione del perimetro del parco e la rimozione dell’asfalto nelle vie dei cosiddetti Giardinetti di Latina.

Il ricorso al Tar, così come questo al Consiglio di Stato, è stato presentato contro tre Ministeri – Interno, Economia e Infrastrutture -, la Presidenza del Consiglio e il Comune di Latina, difeso dall’avvocato dell’Ente, Cinzia Mentullo. Ora, il nuovo ricorso che chiede l’annullamento del provvedimento del Tar vedrà di nuovo il Comune di Latina, assistito dall’avvocato dell’Ente, Alessandra Muccitelli, dover far fronte a una richiesta che può essere spinosa e bloccare i lavori, già a rilento e realizzati per appena il 2,5%.

Il ricorrente chiedeva al Tar di Latina la dichiarazione di invalidità e comunque di inefficacia del contratto di appalto, con la conseguente condanna al risarcimento, in considerazione dell’esclusione effettuata dal Comune ai danni delle tre imprese. Il Tar rigettò il ricorso e ora contro quella decisione saranno i giudici di Palazzo Spada a dover porre fine alle carte bollate.

La data di fine lavori per il parco Falcone e Borsellino è stata fissata per il 17 febbraio 2025, per lavori inaugurati dall’amministrazione comunale nella data simbolica del Natale di Latina, lo scorso 18 dicembre 2023.

Prima di Natale, i lavori avrebbero dovuto già essere iniziati per un cantiere che dovrà trasformare e riqualificare i Giardinetti di Latina, intitolati alla memoria dei giudici antimafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi tra la primavera e l’estate del 1992.

Il problema è che il 6 dicembre scorso, il Comune aveva acquisito il ricorso al Tar presentato dalla società che faceva parte dell’associazione temporanea d’impresa, vincitore della gara predisposta dal Comune di Latina ed esclusa dallo stesso ente di Piazza del Popolo. A vincere, invece, fu il Conscoop, ossia il consorzio arrivato secondo nella gara predisposta dal Comune di Latina e costituito da ATS Monte Maggiore Soc. Coop. (della provincia di Foggia) e S.C.A.F. Società Cooperativa Appaltatori Foggia, più CLER Soc. Coop. – Cooperativa Lavoratori Elettrici Romani di Ariccia. Consorzio che al Consiglio di Stato ha presentato un appello incidentale e quindi sarà della partita davanti al massimo organi di giustizia amministrativa italiano.

Come noto, nelle ultime settimane una delle ditte consorziate è stata sostituita e il Comune ha avviato un sollecito affinché i lavori riprendessero spediti, anche se al momento, come facilmente dimostrabile, non c’è ancora un ritmo che lasci presagire un cambio di rotta.

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