NATANTI DA DIPORTO: ADOTTATO IL NUOVO REGOLAMENTO

Guardia Costiera

Il Capo del Circondario Marittimo di Terracina, Tenente di Vascello Lorenzo Tempesti, all’esito di una fase di studio ed approfondimento condotta in stretto raccordo con gli altri Comandi territoriali della Guardia Costiera del basso Lazio, ha adottato il nuovo Regolamento contenente la disciplina dell’uso dei natanti da diporto nel citato Circondario Marittimo, comprendente il territorio (costiero e marittimo) dei Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina.

La stesura del provvedimento, sottoscritto il 15 maggio scorso, è avvenuta sotto il coordinamento della superiore Capitaneria di porto di Gaeta ed è stata animata, tra le altre, dalla volontà di impartire disposizioni sostanzialmente uniformi rispetto ai Circondari Marittimi limitrofi di Ponza e Gaeta, al fine di permettere agli Utenti del Mare di orientarsi in maniera più agile nel quadro delle disposizioni che regolano le varie attività ludico-diportistiche. Le disposizioni dell’ordinanza integrano la normativa nazionale contenuta nel Codice della Nautica da Diporto (Decreto Legislativo 171/2005) e nel relativo Regolamento (Decreto Ministeriale 146/2008).

Il Regolamento, approvato e reso esecutivo con Ordinanza n. 34/2024 e consultabile sul sito web istituzionale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, è stato poi esteso via PEC ai principali player del comparto della nautica da diporto che operano sul territorio.

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, nello svolgimento dei lavori di stesura e drafting del documento, ha inserito specifiche disposizioni finalizzate a garantire il sicuro svolgimento di ulteriori attività precedentemente non disciplinate (quali ad esempio le tavole a propulsione elettrica, dislocanti e hydrofoil, così dette jetboard o surfcruising, o il SUP – Stand Up Paddle), oltre ad aggiornare le regole per praticare attività già precedentemente normate, anche alla luce dell’evoluzione tecnica delle rispettive attrezzature (si pensi al kitesurf, che negli anni ha visto la rapida uscita dal mercato dei kite a due linee, o l’introduzione, anche in questo campo, delle tavole plananti su hydrofoil). Disposizioni più specifiche sono state introdotte anche in materia di:

–  Scuole Vela, per le quali si è previsto tra l’altro che, in caso di incidente, costituiscono riferimento, ai fini della valutazione della condotta e della prudenza degli operatori/istruttori, anche le norme di sicurezza interne delle Federazioni nazionali disciplinanti l’insegnamento e l’allenamento degli equipaggi;

–  Giubbotti di salvataggio, con rinvio alle norme UNI di omologazione dei medesimi, specificando, per i singoli sport acquatici che prevedono tale dotazione, la necessità che i praticanti indossino almeno un ausilio al galleggiamento omologato “50 Newton”;

–  Locazione e noleggio di natanti da diporto, adottando alcune disposizioni specifiche a tutela della sicurezza comunque coerenti con il quadro generale delineato dal superiore Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto 1 settembre 2021;

–  Immersioni subacquee a scopo ricreativo.

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