Valentina Travali, arrestata ieri dagli uomini della Squadra Mobile, è rimasta in silenzio davanti al Gip nell’interrogatorio di garanzia
La sorella di “Palletta” e “Bula”, immortalata nel video che inneggiava al Clan girato al lotto 47 dei Palazzoni di Latina, è stata incarcerata per aver violato la misura degli arresti domiciliari cui era ristretta in ragione dell’Operazione Reset.
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Non solo però la violazione dei domiciliari, avendo ospitato in casa, non potendo, più di qualcuno proprio per girare il video della canzone “Zona”, ma gli inquirenti gli contestano anche il possesso di circa 50 grammi di cocaina rinvenuti al momento dell’arresto di ieri mattina 11 marzo.
Valentina Travali è stata già arrestata per la sua attività di pusher, ad esempio con l’inchiesta “Alba Pontina” che evidenziò come, pur appartenendo a un sodalizio rivale, fosse stata messa sotto controllo dal Clan Di Silvio di Campo Boario. Per quei fatti, la donna è stata condannata in Appello a 2 anni e 2 mesi.
Secondo le risultanze di investigatori e inquirenti, le riprese del video sono state effettuate presso l’abitazione dell’indagata, fra il 23 ed il 25 febbraio 2021, e dunque in violazione delle prescrizioni che erano state imposte a Valentina Travali dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari (Operazione Reset datata 17 febbraio), avendo comunicato con almeno cinque persone entrate all’interno dell’abitazione dove la Travali si trovava agli arresti domiciliari. Un video non interpretabile: una delle scene iniziali la vedono come protagonista assoluta mentre conta i soldi in compagnia di una borsa con marca famosa e una collana d’oro in bella vista.
Oggi, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa, la Travali si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Respinta la richiesta di nuovi domiciliari, la 33enne rimane in carcere.