Operazione No Pain, indiani dopati: sono stati ascoltati nell’interrogatorio di garanzia le tre persone destinatarie della misura disposta dal Giudice per le indagini preliminari
Ad essere interrogato il medico di base di Sabaudia Sandro Cuccurullo, arrestato il 25 maggio da Nas di Latina su disposizione del Gip Giuseppe Molfese e richiesta dei Pm Carlo Lasperanza e Giorgia Orlando.
Il medico, accusato di illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso e truffa ai danni dello Stato, ha scelto di rispondere alle domande del Gip spiegando di aver dato i farmaci agli indiani per alleviare il dolore e la fatica dei braccianti sui campi.
Una parziale ammissione per quanto riguarda il Delpagos, il farmaco oppioide che di solito si prescrive ai malati oncologici. Più vaghe le risposte sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’avvocato del Foro di Latina Luigi Pescuma ha, invece, prodotto la documentazione che accerterebbe i reali disturbi depressivi del suo assistito, Mauro Agnoletti. Un modo per dimostrare che il falso contestato a lui e al medico sia stato in realtà un equivoco: Agnoletti soffriva veramente, peraltro di manie suicide, e medico e avvocato si sarebbero limitati a validare i suoi disturbi non compatibili con il carcere. Già, nel 2010, all’epoca della carcerazione preventiva per l’estorsione a una donna veneta, l’avvocato Pescuma richiese l’autorizzazione a visita psichiatrica del proprio assistito. Una situazione, quindi, che secondo Pescuma e il suo legale Alessio Milani sarebbe stata cronica per Agnoletti
Sia per avvocato che per medico le difese hanno chiesto misure più lievi: per Cuccurullo i domiciliari, per Pescuma la revoca della misura di interdizione per un anno dalla professione da avvocato.
La farmacista di Sabaudia Clorinda Camporeale, anche lei interdetta dalla professione per un anno, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
