OPERAZIONE BELLAVISTA, DROGA TRA LATINA E CISTERNA: CONDANNATI TUTTI E 5 GLI IMPUTATI

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Operazione Bellavista: condannati tutti e cinque gli gli imputati accusati di spaccio di sostanza stupefacenti a Latina e Cisterna

Giudicati col rito abbreviato, il Gup Mario La Rosa ha condannato gli imputati mantenendo e persino aumentano la pena richiesta dal Pm Daria Monsurrò.

Nell’ordine: Nazzareno Di Giorgio, considerato il leader del sodalizio, 5 anni e 6 mesi; Marco Costanzo (condannato recentemente per un’altra vicenda di spaccio) 6 anni; Mario Guiglia 5 anni e 4 mesi; infine, 1 anno e 10 mesi ciascuno per Emiliano Valenti e Andrea Reale.

Le indagini della Squadra Mobile di Latina e del Commissariato di Cisterna presero spunto da un atto intimidatorio da parte di uno degli indagati (Giovanni Cambria, poi stralciato dopo la pronuncia del Riesame di Roma) nei confronti di un altro degli indagati, Marco Costanzo, oggi condannato per il traffico di sostanze stupefacenti.

La sera del 14 marzo 2019, Marco Costanzo, vittima di quell’attentato, escludeva però di avere sospetti su alcuno, non avendo alcuna controversia né pendenze economiche o personali in atto.

La totale assenza di elementi o cenni per quanto avvenuto ai danni di Costanzo perdurò fino al 3 giugno 2019 quando, di sera, si presentò in Questura un altro degli imputati odierni, Nazzareno Di Giorgio, a bordo della propria autovettura, crivellata da diversi da colpi di arma da fuoco, e riferendo di essere rimasto, poco prima, vittima di un agguato da parte del compagno della propria ex convivente, il catanese Giovanni Cambria. Per quest’ultimo episodio è in corso un processo a parte nei confronti del siciliano.

Le indagini che si concentrarono dapprima sull’episodio cruento avvenuto per le vie di Latina, tra auto speronate e colpi di arma da fuoco esplosi, si allargarono a un collaudato sistema di spaccio di cocaina facendo emergere in particolare il ruolo di Nazzareno Di Giorgio che da vittima si trasformò in leader di un gruppo che, secondo la Procura di Latina e la Squadra Mobile, spacciava a Latina e Cisterna. A finire nella rete degli investigatori anche il suddetto Marco CostanzoEmiliano Valenti (operaio che da cliente sarebbe diventato gestore di una piazza di spaccio a Cisterna), Mario Guiglia (di professione geometra) e Andrea Reale quest’ultimo cugino di Di Giorgio e già coinvolto in una grossa operazione anti-droga (condotta dai Carabinieri di Latina) e denominata “Balena Bianca”.

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