OPERAIO MORTO A B.GO SABOTINO, CISL: “MATTANZA INFINITA”

Roberto Cecere
Roberto Cecere

Operaio folgorato mentre lavorava all’impianto fotovoltaico, interviene la Cisl: “Fare preso per arginare le morti sul lavoro”

È stato l’ultimo di una lunga serie – spiega in una nota la Cisl -, l’incidente sul posto di lavoro accaduto a Latina, a Borgo Sabotino, in una ditta  di impianti fotovoltaici: un operaio di 36 anni è morto folgorato mentre lavorava alla manutenzione di un impianto fotovoltaico. A trovare il corpo dell’uomo, sono stati alcuni colleghi che non avendo avuto sue notizie, lo cercavano dalla mattina. Quando sono entrati nella struttura hanno trovato l’operaio a terra, con il corpo semicarbonizzato da una scarica elettrica. A quanto risulta dai primi accertamenti, era regolarmente assunto dalla società titolare dell’azienda.

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I dati sulle morti sul posto di lavoro sono drammatici: tre/quattro vittime al giorno in media, ogni giorno, con picchi quotidiani di sette/otto tragedie. E decine di casi letali, se non centinaia, che sfuggono a conteggi e riepiloghi. Una strage continua, infinita, inarrestabile con il Covid che ancora incide sulle statistiche globali. Di lavoro e sul lavoro si continua a morire, nelle aziende, nei cantieri edili, nei magazzini e dietro a ciascun numero, una persona, una famiglia devastata dalla perdita, interrogativi che si rincorrono, promesse ed impegni. Gli ultimi dati parziali e provvisori diffusi dall’Inail raccontano che da gennaio ad agosto 2021 hanno perso la vita almeno 772 lavoratori e lavoratrici dipendenti (una media di 3,2 tragedie quotidiane). Nel 2020 si era arrivati a 1.538 denunce di decessi. Nel 2019 le morti furono 1.205, 1.279 nel 2018. Ma il bilancio è ancora più pesante e drammatico, per quest’anno e per quello passato.  

Il Segretario Generale, Roberto Cecere commenta: “Occorre una maggiore sicurezza sui posti di lavoro; ultimamente si registrano continue morti bianche che sono diventate talmente diffuse da dover assolutamente intervenire. Abbiamo richiesto, infatti, un incontro al Prefetto, insieme alle altre sigle sindacali, per discutere di questa problematica e trovare al più presto una soluzione, in quanto assistere impotenti a queste tragedie, non è più ammissibile. Non bisogna mai abbassare la guardia sul tema della qualità e sicurezza del lavoro, occorre lavorare sulla consapevolezza del rischio delle persone, chi lavora deve adottare tutti i dispositivi per evitare incidenti e deve pretendere che gli vengano forniti. Le aziende hanno l’obbligo di custodire l’incolumità dei propri dipendenti. La sicurezza non può essere un optional, ma la regola”.

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