OMICIDIO A SUIO TERME, MOLINARO RESTA IN CARCERE

Giuseppe Molinaro
Giuseppe Molinaro

Il Tribunale del Riesame di Roma ha respinto il ricorso di Giuseppe Molinaro, l’appuntato dei carabinieri accusato dell’omicidio del direttore dell’Hotel Nuova Suio di Castelforte Giovanni Fidaleo e del ferimento di Miriam Mignano

Gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Napoli avevano chiesto la modifica della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata dal Gip del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli. Il Riesame di Napoli si era dichiarato non competente a decidere a causa del trasferimento degli atti dell’inchiesta da Santa Maria Capua Vetere a Cassino.

Per tale ragione, i legali del Carabiniere 58enne originario di Teano avevano rinnovato la richiesta di beneficiare dell’attenuazione della misura cautelare in considerazione del quadro clinico dell’omicida che si è recentemente sottoposto a un intervento chirurgico e si trova in cura da una psicologa da circa tre anni. Secondo i legali, l’uomo, al momento dell’omicidio, non era capace di intendere e di volere.

Per Molinaro, che si trova attualmente ristretto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sono stati chiesti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. È stata anche richiesta la perizia psichiatrica volta a valutare le facoltà mentali dell’uomo. La difesa di Molinaro, che sta procedendo a indagini per conto suo rispetto alla Procura di Cassino per portare la propria versione, ha tentato così di attenuare la misura restrittiva.

Dopo un momento di riserva, i giudici del Riesame di Roma l’hanno sciolta: Molinaro è compatibile con il carcere e rimarrà ristretto nella struttura militare di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo non potrà andare a casa del fratello in provincia di Campobasso. Dopo le motivazioni, gli avvocati decideranno se ricorrere o meno anche in Corte di Cassazione.

Intanto, dopo il secondo interrogatorio secretato, Miriam Mignao rimane a Roma in convalescenza a casa di parenti.

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