OCTOPUS, MINACCE MAFIOSE AL MERCATO: IMPRENDITORE DAL CARCERE AI DOMICILIARI

Operazione Octopus: l’imprenditore di Fondi Maurizio De Santis dal carcere ai domiciliari, lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari

Intimidazioni e tentate estorsioni con metodo mafioso per controllare il mercato del pesce a Latina e Cisterna: questo, in sintesi, il quadro che esce fuori dall’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che, lo scorso 9 settembre, è culminata con gli arresti eseguiti dalle Squadre Mobili di Latina e Roma a carico di Maurizio De Santis, Giuseppe ‘O Marocchino D’Alterio e del dipendente di De Santis, Giuseppe Montella.

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A finire in carcere solo De Santis, a differenza degli altri due destinatari dell’ordinanza odierna che li ha sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

L’inchiesta ruota attorno al mercato settimanale di Latina e Cisterna e ha evidenziato, anche in base alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo, alcune dinamiche per cui De Santis, facendosi forza della sua protezione dovuta alla conoscenza del “padrino” di Fondi D’Alterio, intimidiva una ditta concorrente (non solo una, secondo le carte dell’indagine) e gestore di altri banchi del pesce nel nord pontino.

Ora, la stessa Giudice per le indagini preliminari, Bernadetta Nicotra, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare ha accolto la richiesta della difesa di De Santis e ha disposto la misura più lieve degli arresti domiciliari.

La Procura che ha condotto le indagini aveva dato parere negativo alla istanza degli avvocati Antonello Madeo e Federica Zarrillo.

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