MINORENNE MALMENATO E RAPINATO IN PIAZZA SAN MARCO: INCARCERATO L’AUTORE

Piazza San Marco, Latina
Piazza San Marco, Latina

Pestò e rapinò un minorenne a Piazza San Marco a Latina: dopo la denuncia e le indagini fu condannato, ieri è stato incarcerato

Nel corso del pomeriggio di ieri, 28 gennaio, gli agenti della Squadra Mobile, di Latina hanno tratto in arresto il 26enne, classe 1995, A.R. nato a Latina, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nella stessa data dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Roma – Ufficio Esecuzioni Penali, per l’espiazione di 2 anni e 2 mesi di reclusione.

I fatti criminali che hanno portato all’emissione del provvedimento risalgono al mese di marzo del 2017 quando il ragazzo, con la complicità di due persone tra cui una ragazza minorenne, si era reso responsabile dei reati di rapina e lesioni aggravate commessi a Latina, in Piazza San Marco, in danno di un minore cui, nella circostanza, era stata sottratta una catenina d’oro.

L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata in Questura dai genitori della giovane vittima, a cui è seguita anche un’importante attività d’indagine e tecnica consistita nell’analisi dei tabulati telefonici, nell’acquisizione e analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza e in un attento e scrupoloso monitoraggio dei profili social “Facebook” appartenenti agli allora indiziati.

Questi ultimi sono stati successivamente riconosciuti, senza ombra di dubbio, dal minore cui fu fatto visionare anche un album fotografico sul quale erano riportate le effigi di giovani pregiudicati e predisposto nella circostanza da personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Latina.

Il giovane arrestato ieri, che nonostante la giovane età vanta già un curriculum fatto di precedenti penali anche specifici per il reato di rapina, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la casa Circondariale di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per quei fatti il 26enne fu condannato in primo grado a 8 anni, mentre il complice riportò una condanna a 4 anni sempre in primo grado.

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