Vasvija Husic, 33 anni, di origine bosniaca e di etnia rom, in arte Madame Furto, residente ad Aprilia, ma ora ad Acilia, colpisce ancora. Sabato mattina, nei pressi della stazione Libia, Metro B1 di Roma Capitale, l’epigona di Adelina, la contrabbandiera sempre incinta del famoso film di Vittorio De Sica “Ieri, oggi e domani”, ha derubato un turista coreano. Stavolta a Madame Furto è andata subito male, infatti i Carabinieri l’hanno sorpresa in flagranza di reato e così è stata processata per direttissima dal giudice Valeria Cerulli del Tribunale di Roma.
“C’ho provato, l’ho fatto”, ha dichiarato la Husic ammettendo le sue responsabilità e beccandosi l’ennesima condanna, stavolta col rito abbreviato, a 2 anni. Il cumulo delle sue pene passa, in questo modo, da 25 anni, ultima fermata del pallottoliere, a 27.
Tuttavia, per adesso, Madame Furto andrà ai domiciliari nella sua casa di Acilia, cinta al polso dal braccialetto elettronico, per la stessa ragione che le ha evitato il carcere per le altre condanne: deve accudire i figli avendone undici, ultimo dei quali nato la scorsa primavera che gli ha consentito di ottenenere il beneficio del differimento della pena.
Un differimento che potrebbe venir meno se, come da richiesta del pm Louella Santini, dovessero essere riscontrate condizioni non adeguate nella casa di Acilia dove si trova ristretta ai domiciliari.
Conosciuta da tutti, come “Madame Furto”, la Husic, già nel 2007, più di dieci anni fa, si calcolava fosse stata protagonista dal 1993 di ben 75 episodi di furto, reati non comminati in pene detentive proprio perché sempre incinta. Un numero che se sommato agli episodi avvenuti dopo quella data, una quarantina circa, fanno superare abbondantemente la cifra di 100 borseggi. Prede preferite: turisti anziani in giro per la Città Eterna.