Le elezioni comunali (a Latina si vota tra poco più di un anno) sono un tipo di competizione politica che si presta molto al sorgere di liste civiche.
Negli anni abbiamo imparato, però, che spesso le liste civiche sono in realtà liste civetta, che assumono varie forme.
LISTE CIVETTA
A Latina ci sono state quelle che, nate all’insegna di uno sbandierato civismo, sono poi entrate a far parte di una coalizione di partiti a sostegno di un candidato sindaco, espressione proprio dei partiti precedentemente criticati; hanno svolto il ruolo di portatrici d’acqua cercando di intercettare il voto di chi non era intenzionato a votare per un partito o addirittura non voleva votare.
Un altro tipo di liste civetta sono state quelle che, sempre cavalcando l’onda del civismo, si sono presentate con un proprio candidato sindaco. Il palese scopo di quest’ultimo era quello di raggiungere l’agognato quorum perché scattasse il seggio. Ogni volta che è stato ottenuto il risultato e il candidato sindaco è diventato consigliere, il movimento civico si è poi sciolto come neve al sole e il consigliere eletto ha fatto le proprie scelte personali all’interno del Consiglio comunale, spesso traslocando in un partito.
In ogni caso c’è stato un uso distorto del termine civismo, quando in realtà il vero obiettivo era quello di portare qualche voto in più ai soliti noti, oppure si era in presenza di motivazioni di natura prettamente personale con il traguardo di diventare consigliere comunale e poi giocarsela all’interno del Consiglio senza dover rendere conto a nessuno.
ELEZIONI COMUNALI 2016
Le scorse elezioni comunali sono state caratterizzate da un evento straordinario. Per la prima volta un raggruppamento di liste civiche (poi riunitosi in Consiglio Comunale come Latina Bene Comune) ha battuto i partiti.
Purtroppo, però, il civismo rappresentato da LBC in cui tantissimi hanno creduto è stato presto tradito.
Il Sindaco Damiano Coletta ha partecipato a varie manifestazioni nazionali dichiaratamente di sinistra e ha iniziato a parlare un linguaggio politico che nulla ha a che fare con il civismo, tipo l’espressione “campo progressista” tra l’altro usata a livello nazionale da Giuliano Pisapia.
Non solo, il Partito Democratico è diventato, con la benedizione di Zingaretti (Presidente della Regione Lazio e Segretario del partito) il principale, se non l’unico, interlocutore di LBC.
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Le suddette circostanze, unitamente ai deludenti risultati amministrativi, hanno fatto sì che LBC abbia perso molti pezzi e viva in una sorta di arroccamento all’interno di una bolla che si nutre di autocompiacimento.
ELEZIONI COMUNALI 2021
Il quadro politico in vista delle prossime elezioni comunali è molto volubile per una serie di elementi:
- la delusione dei cittadini verso LBC;
- le surreali trattative in corso tra LBC e il PD di Latina per presentarsi insieme alle prossime elezioni comunali;
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- i maggiori esponenti del centro-destra locale sono gli stessi che hanno già amministrato molto male la nostra città;
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- il centro-destra ha dimostrato di non essere impermeabile alla criminalità organizzata locale.
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C’è quindi da aspettarsi, tenuto conto della particolarità della situazione, che ci possa essere un proliferare di liste civiche, che però in gran parte potrebbero essere liste civetta.
LISTE CIVICHE
In realtà, però, non è così difficile distinguere le une dalle altre; basta fare attenzione ad alcuni requisiti.
AUTONOMIA DAI PARTITI
Il requisito dell’autonomia dai partiti, che dovrebbe essere considerato scontato per una lista civica, va attentamente verificato.
Infatti, è capitato in passato che dietro una lista civica si nascondesse un determinato candidato sindaco espressione dei partiti, tant’è vero che il finto consigliere civico eletto non ha fatto altro che appoggiare tutte le iniziative del proprio sindaco. Si tratta di una furbata che consente al Sindaco di contare su un voto in più in Consiglio comunale proveniente da elettori che non avevano alcuna intenzione di votarlo.
La verifica va fatta, quindi, sulla credibilità di chi si candida come Sindaco a capo di una lista civica, credibilità che può sicuramente essere vagliata in base alla personale storia politica del soggetto in questione.
ASSENZA DI QUALSIASI LEGAME POLITICO CON CHI HA GIÀ AMMINISTRATO MALE LA CITTÀ
Il requisito in questione è importantissimo proprio nel caso di Latina.
Invero, la deludente amministrazione di LBC ha ridato fiato a molti personaggi del passato che hanno governato così male la nostra città da essere proprio loro la prima ragione del grande successo di LBC alle elezioni comunali del 2016.
È stato più volte evidenziato come tali persone siano ora personaggi di spicco della Lega e di Fratelli d’Italia.
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È evidente che qualsiasi iniziativa che, pur presentandosi come civica, abbia un qualche collegamento con esponenti dei suddetti partiti, non potrà far altro che rappresentare la solita operazione civetta.
FORZA ITALIA “MADE IN FONDI”
Sul punto in questione merita qualche considerazione particolare Forza Italia, di cui è coordinatore provinciale Claudio Fazzone, proprio alla luce di una iniziativa civica presentata recentemente al Circolo Cittadino da una consigliera comunale di Forza Italia (Giovanna Miele).
Al di là di tutte le possibili buone intenzioni di quest’ultima che magari, pur appartenendo a un partito, crede veramente in una iniziativa civica per Latina, non può non destare sconcerto la circostanza che l’iniziativa in questione sia stata battezzata da Fazzone, presente in prima fila e calorosamente ringraziato dalla stessa Miele.
È bene ricordare, forse soprattutto alla giovane consigliera, che Fazzone, nella sua qualità di capo indiscusso di Forza Italia prima, di coordinatore provinciale del PdL dopo e, successivamente, ancora capo indiscusso di Forza Italia, ha svolto un ruolo importante nell’ambito dell’amministrazione comunale di Latina.
Ad esempio è stata proprio Forza Italia, di cui appunto egli era capo indiscusso, ad impegnarsi durante il secondo mandato di Finestra in una aspra e determinata battaglia contro il piano regolatore di Cervellati.
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Ad esempio, prima come leader di Forza Italia e poi come coordinatore provinciale del PdL, Fazzone ha appoggiato tutte le sciagurate iniziative di Zaccheo Sindaco, che sono state sempre votate da Forza Italia prima e dai consiglieri comunali del PdL che facevano riferimento a Fazzone dopo.
La circostanza che quest’ultimo non abbia mai avuto buoni rapporti con Zaccheo e, addirittura, lo abbia fatto sfiduciare nell’aprile 2010, paradossalmente aggrava da un punto di vista politico il giudizio sul Senatore di Fondi.
Infatti, i motivi dei litigi tra Fazzone e Zaccheo erano “cosa loro” e non sono stati evidenziati all’opinione pubblica; la loro contrapposizione è apparsa come una mera lotta di potere, forse ben sintetizzata nella frase vera detta da Zaccheo a Renata Polverini (“Non appaltare a Fazzone”),
Non abbiamo visto Fazzone e i suoi consiglieri dare battaglia, ad esempio, sulla vicenda metro o sul cimitero, pretendere chiarezza in ordine all’acquisto dell’immobile ex Icos o alla misteriosa scomparsa sul decreto ingiuntivo relativo alla società Terme di Fogliano.
Non solo, sulla questione dello spacchettamento dell’urbanistica e delle volumetrie maggiorate gli uomini politici legati a Fazzone hanno recitato un ruolo di primo piano.
Insomma, una iniziativa civica che pretende di essere un laboratorio di idee per il futuro della nostra città e nasce con la benedizione di Fazzone induce a pensare che prima o poi esca fuori uno striscione con la scritta “Stai su Scherzi a parte”.
TRASVERSALITÀ
È la parola chiave di un progetto veramente civico.
A livello comunale, la trasversalità rappresenta una grande ricchezza. Invero le scelte che devono essere fatte non investono temi di carattere nazionale che, indubbiamente, possono creare divisioni derivanti da un diverso approccio ideologico.
I vari problemi di cui si deve occupare una amministrazione comunale, al contrario, non richiedono certamente un approccio ideologico, ma competenza, pragmatismo e la volontà di perseguire l’interesse generale; si tratta di requisiti che appartengono alle singole persone e non ad un partito, ad un’area politica o a una ideologia.
LA RISPOSTA ALLA DOMANDA: MA LA PROSSIMA VOLTA PER CHI VOTIAMO?
Ecco perché una iniziativa politica civica caratterizzata dalla trasversalità, dall’autonomia dai partiti, dal netto rifiuto (anche in forma mascherata) di qualsiasi collegamento con personaggi che hanno già amministrato in malo modo la città di Latina, nonché dalla presenza di persone competenti e libere che hanno a cuore l’interesse generale, può essere la risposta giusta alla domanda che ormai molti cittadini si incominciano a fare: ma la prossima volta per chi votiamo?