LE MISURE DEL GOVERNO: MASCHERINE OBBLIGATORIE ALL’APERTO E AL CHIUSO (TRANNE A CASA)

Conte

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge contenente le misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia di coronavirus prorogando lo stato di emergenza fino al 31 gennaio

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva già preannunciato in Parlamento le misure: “Verranno confermate le misure essenziali fino a qui adottate. Ma ci sarà un primo rafforzamento di queste misure. L’asse portante poggia su tre regole: utilizzo corretto delle mascherine, che verrà esteso anche all’aperto; in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi bisogna indossarla. Lavoriamo nelle prossime ore per aumentare il livello dei controlli sugli assembramenti, non ce li possiamo permettere. Il terzo punto riguarda il lavaggio delle mani. Su queste regole essenziali c’è la piena condivisione della comunità scientifica mondiale“.

Mascherine obbligatorie anche all’aperto
Con il nuovo decreto vengono quindi confermate le misure anti-contagio attualmente in vigore, che in alcuni casi saranno rafforzate. Come per le mascherine, che dovranno essere obbligatoriamente indossate anche all’aperto e non più soltanto nei luoghi pubblici al chiuso e nei mezzi di trasporto. Questo vale per tutto il territorio nazionale, mentre ad oggi in alcune Regioni non era ancora necessario indossare la mascherina anche per strada. Nel decreto il governo stabilisce “l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi”. Sono esclusi i bambini sotto i sei anni, le persone con patologie non compatibili con l’uso della mascherina e chi esce per svolgere attività sportiva.

Protezione sempre al chiuso, tranne a casa
La mascherina diventa obbligatoria in tutti i luoghi chiusi, tranne le abitazioni private. L’obbligo al chiuso era previsto per i solo luoghi aperti al pubblico. L’ulteriore stretta scatta ovunque, tranne che nella propria abitazione. Restano operative le previsioni dei protocolli anti-contagio per specifiche attività economiche, produttive e sociali e le linee guida per il consumo di cibi e bevande.

Aumentano i controlli: i rischi per chi non rispetta le regole
Chi sarà sorpreso fuori dalla propria abitazione senza la mascherina andrà incontro a multe dai 400 fino ai mille euro. Sanzioni che si fanno però ancora più severe per chi viola la quarantena: si va dai 500 fino ai 5mila euro con l’arresto dai 3 ai 18 mesi. Anche gli esercizi pubblici che non rispettano le norme anti-contagio rischiano grosso: dai 400 ai mille euro di multa, più la chiusura del locale da 5 a 30 giorni.

Le Regioni possono approvare solo misure più restrittive
Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza a livello regionale nel nuovo decreto legge si sottolinea che i governatori possono adottare solo misure più restrittive di quelle disposte dall’esecutivo centrale. Ne possono approvare di “ampliative”, cioè di più permissive, solo nei casi in cui il decreto lo preveda espressamente e con parere conforme degli esperti del comitato tecnico scientifico. Nell’ultimo decreto legge di luglio, invece, era prevista la possibilità per le Regioni di varare anche norme più tenui rispetto a quelle nazionali, a seconda della situazione epidemiologica sul territorio.

Proroga a fine 2021 per la app Immuni, che dialogherà con analoghe piattaforme europee
Novità anche per la piattaforma unica nazionale Immuni, che allerta i soggetti venuti in contatto con persone positive al Covid: resterà operativa fino al 31 dicembre 2021. L’operatività della app Immuni viene legata alle «esigenze di protezione e prevenzione sanitaria, legate alla diffusione del Covid 19 anche a carattere transfrontaliero, individuata con dpcm e comunque entro il 31 dicembre 2021».

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