COMPLESSO “LE QUERCE”: AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DELL’IMPIANTO A SABAUDIA

Le querce
Impianto sportivo "Le Querce", Sabaudia

Impianti sportivi di via Arezzo a Sabaudia, approvato il progetto di riqualificazione: al via il processo per restituire alla città il complesso “Le Querce” 

La Giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità che porterà alla completa riqualificazione degli impianti sportivi di via Arezzo, che dopo anni di abbandono torneranno così a disposizione della comunità cittadina.

Gli interventi, per un importo complessivo di oltre 280mila euro, riguarderanno le opere preesistenti e garantiranno al complesso denominato “Le Querce” una vera rinascita, consentendone la piena fruibilità in totale sicurezza e lo svolgimento delle diverse discipline sportive. Nella fattispecie sono previsti la sostituzione del telo di copertura della tensostruttura, il rifacimento degli spogliatoi, la manutenzione del campo di calcetto e la riqualificazione dell’intera area con la creazione di nuovi parcheggi.

“Il Centro le Querce è stato da sempre un primario obiettivo di questa Amministrazione, che sin dalla campagna elettorale ha saputo raccogliere il sentire della comunità, legata a doppia mandata agli impianti di via Arezzo, vero ed importante punto di riferimento per atleti e semplici appassionati. Dopo un primo intervento di bonifica dei luoghi, con il quale sono stati eliminati i materiali degradati accumulatisi negli anni, abbiamo continuato a lavorare per raggiungere una programmazione di interventi che potesse consentire la piena riqualificazione dell’area, anche in ordine alle risorse economiche necessarie – commenta il Sindaco Giada Gervasi Sono felice del punto in cui siamo giunti con grande fatica ed un encomiabile lavoro congiunto con il Consigliere delegato ai lavori pubblici Sandro Dapit e gli Uffici comunali preposti, ai quali voglio esprimere la mia gratitudine. Questa approvazione della Giunta rappresenta un momento importante per tutta la città ed è la conferma di quanto sia indispensabile una progettazione mirata e condivisa, che ha necessariamente bisogno di tempi tecnici e di una naturale gestazione. A tutti coloro che in questi tre anni hanno saputo solamente infangare l’operato dell’Amministrazione comunale, rispondiamo con i fatti, lasciando a loro il ‘piacere’ di seguire quei proclami che in oltre vent’anni non hanno portato ad altro se non allo stato di abbandono e degrado degli impianti che oggi troveranno nuova vita”. 

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