LATINA, DISABILI. I COMUNISTI RISPONDONO A CICCARELLI: “SULL’ASSISTENZA NON SA COME OPERANO I SERVIZI SOCIALI”

disabili nel Lazio

Assistenza domiciliare ai disabili: botta e risposta tra l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina e il Partito Comunista che aveva parlato di “nuovo salasso”

LA NOTA – Prendiamo atto della risposta dell’assessore ai servizi sociali dott.ssa Ciccarelli e ci fa molto piacere sapere che abbia “…dato chiaramente l’indirizzo di non includere, tra i servizi a pagamento, quelli rivolti a persone con disabilità”, come ci fa peraltro piacere sapere che lo scopo delle lettere era solo una “ricognizione dell’utenza da relazionare nelle opportune sedi”.

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Prendiamo inoltre atto che “…il regolamento del 2011 è stato superato dalla nuova legge regionale sul Welfare del 2016, alla quale sono seguite nuove normative”.

In virtù delle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Ciccarelli e per la fiducia che riponiamo nella sua correttezza le inviamo a mezzo stampa copia delle lettere che vengono consegnate agli utenti perché, sicuramente, l’assessore non sa come operano i propri servizi sociali. Come si può facilmente evincere dalle missive, il segretariato sociale fa riferimento alla delibera di consiglio 42 del 14/05/2011 che approva il Regolamento comunale inerente i servizi a sostegno della domiciliarità, quel regolamento che la Ciccarelli afferma essere superato.

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Nella stessa lettera, datata 30 marzo 2021, si avvisa che “ a decorrere dal 1° giugno p.v. la S.V. dovrà contribuire al servizio ricevuto con una quota proporzionale al proprio ISEE……”. Alleghiamo anche la tabella dei contributi poiché, probabilmente, la dottoressa Ciccarelli non ne è a conoscenza. Ci sembra evidente che se quello che ha affermato l’assessore nella sua risposta non coincide con gli atti prodotti dal suo servizio. La dottoressa dovrebbe dimettersi poiché non sa cosa succede sotto di lei.

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