Commissione Trasparenza a Formia disertata dalla maggioranza, spunta una raccomandazione del Sindaco Gianluca Taddeo
Devono essere argomenti altamente spinosi quelli che hanno a che vedere con il parcheggio del Multisala del Mare e l’incompatibilità della consigliera comunale di maggioranza Tania Forte (Forza Italia). Le due questioni, più le classiche varie ed eventuali, erano all’ordine del giorno della commissione trasparenza del Comune di Formia che si sarebbe dovuta tenere oggi, 27 febbraio, alle ore 15, due ore prima del consiglio comunale. Una commissione che, però, è stata completamente disertata dalla maggioranza. E il motivo lo si scopre subito.
Infatti, pur essendo vicende che hanno tenuto banco nell’agone politico e sugli organi d’informazione locali, il Sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, ha preso carta e penna per sollecitare il presidente della commissione Trasparenza, Amato La Mura, a un confronto sugli ordini del giorno delle prossime commissioni.
I motivi sono da ascrivere, per l’appunto, ai due temi da segnare col pennarello rosso: il parcheggio del Multisala del Mare, la cui proprietà, come noto, è dell’imprenditore Roberto Sorrenti, vicino alla maggioranza; l’incompatibilità di Tania Forte, il cui caso è stato evidenziato dalle forze di opposizione.
È stato lo stesso Comune a chiedete all’ufficio Esecuzione Mobiliari ed immobiliari e fallimentare del Tribunale di Cassino chiarimenti sul decreto di trasferimento 617 /2022. Il parcheggio dell’Agenzia delle Entrate e la strada di accesso sarebbero stati trasferiti non correttamente alla Roby Tour srl di Roberto Sorrenti, che si è aggiudicata l’asta fallimentare ad aprile 2022. A far emergere il caso fu, l’anno passato, la consigliera comunale d’opposizione Imma Arnone (Guardare Oltre), già destinataria di una causa di risarcimento civile da 400mila euro intentagli dall’imprenditore Roberto Sorrenti, titolare della Roby Tour, il quale non aveva gradito una interrogazione dell’esponente politica sempre riguardo al parcheggio del Multisala del Mare.
“Il giorno 28 novembre 2023 – scriveva Arnone sui social – il dirigente all’Urbanistica del Comune di Formia, Pietro D’Angelo, ha protocollato l’atto con cui chiede al Tribunale di Cassino, nella persona della Dottoressa Maria Rosaria Ciuffi, la rettifica del provvedimento di trasferimento alla società Robytour Srl di alcune parti adibite a parcheggio pubblico, come bene esclusivo. Spiegando che tali aree erano a scomputo degli oneri di urbanizzazione e “come condizione prescrittiva” per la realizzazione della Multisala. Documento simile viene inoltrato al Consorzio Industriale del Lazio, chiedendo che tipo di attività amministrative di chiarimento stia svolgendo , anche rispetto alle proprietà pubbliche trasferite. Per lo più, l’Agenzia delle Entrate occupa un edificio privo, così com’è in questo momento, della necessaria dotazione di parcheggi (pertinenziali e ministeriali) la cui carenza determina provvedimenti consequenziali, ovvero spostamento dell’ufficio, sarebbe un’altra perdita importante per Formia”.
Nell’ottobre precedente, inoltre, su una web tv locale, Sorrenti aveva smentito qualsiasi tipo di trasformazione del multisala di Formia, minacciando querele a destra e manca, e menzionando in primis la consigliera comunale d’opposizione Paola Villa e anche la medesima collega Imma Arnone. Dichiarazioni di Sorrenti che hanno trovato l’appoggio del Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia), che ha condiviso il video-intervista di Sorrenti scrivendo che “la signora delle calunnie colpisce”. Il rimando a Paola Villa era voluto.
C’è di più. Come noto, il parcheggio è stato chiuso dal privato nonostante sia sempre stato utilizzato nel corso degli anni. “È un’area – sottolineava il gruppo PD-DemoS-FPdS – che ha un evidente interesse pubblico considerando la presenza dei numerosi servizi presenti nella zona: dall’Agenzia delle Entrate, agli uffici di Acqualatina, oltre al mercato cittadino”.
Altra storia, invece, è quella della incompatibilità di Tania Forte. L’opposizione formiana, tranne la Lega che non ha firmato l’istanza, chiede da gennaio scorso se la consigliera comunale di maggioranza sia compatibile o meno con la carica di dirigente del Consorzio Industriale del Lazio. Il Consorzio, peraltro, come noto, vede la presenza come vice presidente del fratello di Tania Forte, vale a dire Salvatore Forte, personaggio di peso a Formia e nella Forza Italia del senatore Claudio Fazzone.
In questa istanza, gli esponenti di minoranza evidenziano il doppio ruolo di Tania Forte, in qualità di consigliere comunale e dirigente del Consorzio, partecipato dal Comune di Formia. Secondo i consiglieri comunali, vi sarebbe un ostacolo, ossia quello dell’articolo 12 del D.Igs 39/2013 che recita: “Incompatibilità tra incarichi dirigenziali interni e esterni e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali”.
Una vicenda talmente avvelenata che, coincidenza o meno, si è riproposta a danno della promotrice dell’istanza – la consigliera comunale Paola Villa – che si è vista richiamata da un personaggio fantasmatico, tale Carmelo Pappagallo. La pec inviata al Comune da Pappagallo sosteneva che vi fosse una presunta incompatibilità di Villa perché debitrice del Comune in ragione della sentenza di condanna da 2mila euro pervenuta dalla Corte dei Conti (la vicenda della nomina del capo di gabinetto quando Villa era Sindaco per cui la stessa esponente politica è stata prosciolta in sede penale). Accuse respinte al mittente da Paola Villa che ha diffidato il Comune a notificargli la procedura per il recupero delle somme. Una sollecitazione più volte avanzata da Villa alla segreteria generale del Comune, senza aver ricevuto alcuna risposta.
Ebbene, secondo quanto scrive il sindaco Taddeo a La Mura, tali questioni sono da trattare in maniera delicata e al momento sarebbe meglio non discuterle nella commissione Trasparenza, la quale, però, si chiama proprio così perché vengono posti all’ordine del giorno episodi da chiarire per l’Ente e per i cittadini di Formia.
Ma, secondo Taddeo, entrambi gli oggetti posti alI’ordine del giorno – Multisala del Mare e Tania Forte – sono formulati “in modo assolutamente generico, tali da non consentire ai partecipanti la possibilità di intervenire in commissione con adeguata preparazione e supporto documentale“. E sì che da qualche mese tengono banco su tutta l’informazione locale e nel dibattito politico formiano.
Al Sindaco, però, pare che la commissione Trasparenza si stia trasformando in una “commissione di indagine e di inchiesta generale, facendo perdere alla stessa quel ruolo propositivo e di fattivo supporto“. Sulle incompatibilità Forte e Villa, Taddeo è netto: “Sarebbe stato necessario che si indicasse qualche riferimento, cosi da far comprendere a quale consigliere ci si intenda riferire, essendo state peraltro sollevate ipotesi di incompatibilità per due Consiglieri comunali”.
Per il caso Forte, però, come confermato anche dal Sindaco Taddeo, è stata investita l’Anac. L’autorità anti-corruzione ha aperto una istruttoria, ecco perché, a parere del primo cittadino, “a garanzia di riservatezza e rispetto istituzionale”, è “opportuno soprassedere ed attendere la chiusura del procedimento il cui esito sarà comunicato alla commissione”.
E per Villa? Per la regola di una par condicio alla formiana, anche sulla consigliera comunale ed ex Sindaco occorre attendere gli esiti, con una abnorme differenza. Se Villa ha parlato pubblicamente della sua presunta incompatibilità, spiegando per filo e per segno tutti i passaggi di una vicenda a tratti inquietante, con la pec di un personaggio inesistente, la consigliera Forte ha veramente soprasseduto, trincerandosi in un silenzio tombale.
Due posizioni completamente diverse, probabilmente comparate di proposito dall’attuale maggioranza per mettere sullo stesso piano cose che sullo stesso piano non sono. E, poi, se ci deve pensare l’Anac, a cosa serve la commissione Trasparenza? Sembra, quello del Sindaco, un tentativo di buttare la palla in avanti, sperando che passi al più presto la buriana.