LA SATIRA DI LITTORIA SWAMP VA SEMPRE BENE, ANCHE SE COLPISCE GLI IMPRENDITORI

Littoria Swamp

[La Satira] è quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene.
(Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006)

La Satira con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone, con il carnevalesco condivide la componente “corrosiva” e scherzosa con cui denunciare impunemente, con l’umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale, con l’ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva, con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita.

LITTORIA SWAMP E LA LIBERTÀ DI CANZONARE CHIUNQUE

Littoria Swamp è una pagina di satira, a volte dissacrante, che ci mette di fronte alle contraddizioni e ai difetti della nostra città e, per questo, è una rarità.

Una rarità del genere, in una città in cui l’autoironia non è che sia cosi diffusa, va assolutamente difesa senza tentennamenti.

Ieri sera i ragazzi di Littoria Swamp hanno postato una battuta riferita all’acquapark Miami Beach.

 

Non c’è bisogno di spiegare la battuta ma per gli indignados lo facciamo comunque: è una parodia per canzonare gli articoli di giornale, spesso poco attendibili, che presentano tesi assurde supportate da studi non riconosciuti a livello internazionale.

Poco dopo la pubblicazione della battuta è intervenuta tale Anna Sambucci (utilizzando un altro profilo) che, essendo la proprietaria del Miami Beach, ha preso la battuta sul personale.

Ovviamente ci può stare criticare la satira (sigh) ma chiedere nome e cognome potrebbe passare come una celata minaccia di querela e, far passare questo messaggio (anche inconsapevolmente) è sbagliato.

Dopo l’intervento della signora Sambucci gli admin di Littoria Swamp hanno modificato la battuta, evidentemente per evitare riscontri poco simpaci.

EDIT: NELLA SERATA DI IERI I RAGAZZI DI LITTORIA SWAMP CI HANNO AVVERTITO DEL CHIARIMENTO AVVENUTO TRA LORO E LA FAMIGLIA CHE GESTISCE IL MIAMI BEACH

Nonostante il chiarimento, ribadiamo che è stato spiacevole vedere un atteggiamento del genere verso una pagina che fa satira, anche perché la libertà d’espressione satirica di un Paese corrisponde al suo gradiente di democrazia.

La satira è una delle espressioni più dissacranti e creative della democrazia e va sempre bene, anche se prende in giro il Miami Beach.

Sarebbe bene ricordare che la satira è irriverenza, irriverenza satirica non è odio: è solo irriverenza. Se uno dimentica questo, davvero non se ne esce.

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