IL FINANZIAMENTO DI RIDA A FRATELLI D’ITALIA. SOLO UN PEZZETTO DELLA COMMISTIONE RIFIUTI/POLITICA

La Paguro è riconducibile al noto imprenditore di Aprilia Fabio Altissimi, patron di Rida Ambiente
Fabio Altissimi, patron di Rida Ambiente

Il finanziamento di Rida Ambiente al partito di Giorgia Meloni. Un articolo de Il Fatto ricorda la stagione delle inaugurazioni dell’impianto di Via Valcamonica

L’ammontare del finanziamento – va detto – è risibile: 3200 euro per una società – la Rida Ambiente srl del patron Fabio Altissimi che gestisce l’impianto Tmb di Aprilia – la quale, come ricorda il giornale di Marco Travaglio, nel 2019 – l’anno del finanziamento a Fratelli d’Italia – fatturava oltre 52 milioni di euro.

Il Fatto ricorda ancora ciò che ai pontini è ben noto: ossia che a dicembre 2013, dopo che l’impianto di Aprilia era stato autorizzato, parteciparono all’inaugurazione anche Giorgia Meloni e Pasquale Maietta, l’ex Presidente del Latina Calcio alla sbarra nei processi Olimpia e Arpalo, pluricitato nei verbali dei collaboratori di giustizia Agostino Riccardo e Renato Pugliese, e amico stretto del boss del Clan Travali/Di Silvio “Cha Cha”.

A dire il vero, però, a quella cerimonia dell’impianto di Rida, c’erano anche il consigliere regionale Gianfranco Zambelli (Pd) e, poi, i sindaci dei Comuni di Latina, Aprilia, Terracina, Cisterna, e Roccamassima. E Antonio Terra, oggi avversario politico per la bonifica/discarica che Altissimi con la Paguro vuole realizzare, tagliò pure il nastro.

Altissimi, in qualità di Presidente del Cda di Rida, e la vicepresidente del Cda Cristina Meloni (consorte del suddetto) sono stati nel frattempo investiti da una richiesta di rinvio a giudizio per traffico illecito di rifiuti da parte della Procura/DDA di Roma arrivata a luglio 2020.

A Il Fatto Quotidiano Altissimi ha spiegato che “il procedimento deriva da una denuncia del gruppo Cerroni con il quale è noto non corre buon sangue. Si tratta di una questione interpretativa su quali siano le tecnologie a specifiche fasi del ciclo di trattamento del rifiuto urbano. Abbiamo dimostrato che Rida non ha guadagnato un euro in più di quanto le spettava“.

E sul finanziamento a Fratelli d’Italia, Altissimi, sempre al quotidiano fondato da Travaglio, Gomez e Padellaro, spiega che: “Abbiamo ritenuto di effettuare la donazione nella speranza che l’unico volto femminile di primo piano della politica italiana possa proseguire in un percorso che potrebbe finalmente portare una donna all’incarico più prestigioso del governo”. E, inoltre, ricorda Altissimi: “l’autorizzazione all’esercizio e all’ampliamento dell’impiato è stata rilasciata dal governo regionale di Zingaretti“. Governatore che, ora, per inciso è sostenuto non solo dal Partito Democratico ma anche dal Movimento Cinque Stelle.

Insomma il quadro che ne esce non stupisce nessuno nelle lande pontine, neanche nella parte del “cattivo sangue” con il gruppo Cerroni e il gruppo Lozza il cui giornale di riferimento, Latina Oggi, non risparmia ad Altissimi paginate di articoli al fulmicotone con tanto di strascichi legali.

La verità è che quell’impianto di Aprilia, così come è avvenuto per Borgo Montello e la Sep in giù, è stato autorizzato da una parte politica senza l’opposizione di alcuno. C’è, per di più, una quantità infinita di impianti autorizzati e in funzione da Aprilia a Castelforte che vede in pochissimi protestare e ancora in meno a informare.

Ora, a distanza di anni, ci sono i cittadini che si lamentano ad Aprilia (peraltro è in atto un contenzioso legale avanzato da Rida) e una guerra di potere, di cui Rida non è di certo l’attore principale, che si gioca su più tavoli nell’eterna commistione tra affari, politica e rifiuti che coinvolge vari gruppi d’interesse. Non sempre visibili.

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