FORMIA TRA MESSE IN MORA, DEBITI E BOCCIATURE: L’ADDIO DI IZZI AL COMUNE

Comune di Formia
Comune di Formia

L’ultima relazione del Segretario generale Alessandro Izzi sul Comune di Formia: tra possibili danni erariali e bocciature amministrative

Ha lasciato il Comune di Formia a inizio gennaio ma ha prodotto la sua relazione sul sistema integrato dei controlli interni con cui si congeda da un Ente, enumerando alcune delle questioni principali. Il risultato finale, tratto dalla penna dell’Avvocato Izzi, ormai ex Segretario generale del Comune, risulta un j’accuse, con tanto di correzioni da matita rossa. E a uscirne a pezzi è il corpo dirigenziale.

Alessandro Izzi

Tante le puntualizzazioni di Izzi come ad esempio quella in cui avverte che non sempre nelle determinazioni dirigenziali vengono esplicitate le dichiarazioni di assenza di conflitto di interesse. Nel mirino i bandi e gli appalti nei quali devono essere escluse presenze di parenti o persone con cui si hanno rapporti di frequentazione. E non sempre viene fatto.

Non mancano problemi nel servizio di accoglienza e integrazione affidato alla Cooperativa “Diaconia” che svolgerebbe il suddetto servizio in una sede diversa da quella indicata nel verbale di consegna. Peraltro il Comune sembra non abbia mai assunto alcun provvedimento per autorizzare la Coop alla utilizzazione degli immobili previsti. Segnalazioni di Izzi anche per il regolamento per il contenimento delle spese dell’avvocatura comunale; il contenzioso perso con la società Marina di Cicerone Spa e la mancata realizzazione del porto turistico, sottolineando le fattispecie di danno erariale con la messa in mora dei Dirigenti, Funzionari e Rup per la cifra di 3.652.960 euro. E ancora: il mancato recupero delle somme liquidate a titolo di compenso con la nomina del capo di gabinetto, avvenuto con decreto sindacale il 24 luglio 2020; il decreto ingiuntivo del Fallimento della Latina Ambiente per un totale di oltre 126mila euro.

Approfondite anche le pecche del Comune sul servizio di pronto soccorso veterinario per cani e gatti affidata alla capogruppo Galileo Galilei srl di Gaeta dove, per Izzi, si evincono condotte gestionali non sempre conformi a legge che accrescono i debiti dell’Ente tra il 1 milione e 1,5 milioni di euro. Debito che continua ad aumentare di giorno in giorno sia per gli ulteriori affidamenti sia per gli interessi decorrenti. Per l’ex segretario comunale “si evidenziano gli estremi di condotte antigiuridiche cui conseguono provvedimenti illegittimi con la conseguenza di esporre l’ente a possibili richieste risarcitorie e pagamenti per prestazioni effettuati dando luogo a evidenti e ingenti ipotesi di danno erariale“.

Ma più di ogni altra cosa a pesare sul Comune è la mancata realizzazione dei lavori alla scuola secondaria “Pollione” e per la nuova palestra della scuola primaria “De Amicis”.

Alla data odierna, scrive Izzi – risulta definitivamente accertata la perdita (revoca) dei finanziamenti: 7.550.000 euro per il progetto di demolizione e ricostruzione per la sostituzione lavori pubblici e manutenzione dell’edificio scolastico “Vitruvio Pollione”; 2.500.000 euro per il completamente della scuola elementare “Edmondo De Amicis”.

Dura l’analisi dell’ex segretario comunale che parla di errori di procedimento da parte dei responsabili gestionali e e un mancato controllo da parte degli Organi di indirizzo politico-amministrativo. “Si verte, nel caso di specie, nella classica ipotesi di danno da mancata realizzazione di opera finanziata”. Oltre 11 milioni di euro persi per i quali Izzi individua la responsabilità nella condotta “estremamente negligente e superficiale” posta in essere da Rup e Dirigenti pro tempore. Trascuratezza e inefficienza nella gestione della cosa pubblica da parte degli uffici comunali in merito ai documenti che organo gestionale e organo straordinario avrebbero dovuto far pervenire alle Autorità (Ministero Istruzione) che hanno concesso il finanziamento.

In ultimo Izzi suggerisce agli Organi politici di valutare i procedimenti da assumere in merito anche in riferimento alle due note del Ministero dell’Istruzione con cui si mette mette in mora l’ente: per la Vitruvio decadenza e restituzione di 15mila e 600 euro; per la De Amicis decadenza e restituzione di oltre 238mila euro. In caso di mancata restituzione la Direzione del Ministero procederà al recupero coattivo delle somme con possibili segnalazioni alla Corte dei Conti.

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