EX SVAR, COMITATO RAPP: “BENE BONIFICA, ORA L’AREA VENGA VALORIZZATA”

Ex Svar di Latina: dopo l’annuncio dell’amministrazione sull’ultimazione della bonifica, interviene il comitato di quartiere Rapp

“Sta volgendo al termine la prima fase di bonifica dell’ex sito industriale SVAR, da tempo espropriato e assunto a patrimonio comunale per la realizzazione di progetti di pubblica utilità. Perciò – spiega il referente del comitato cittadino RAPP – il Comitato RAPP si congratula con gli uffici e gli assessori competenti che si sono attivati, con sollecitudine, per un atto doveroso nei confronti della città, dei cittadini e, in particolare, dei residenti e commercianti che, per anni, sono stati costretti a convivere con un ecomostro abbandonato al degrado e lasciatalo nelle mani di spacciatori e disperati.

E come fatto dall’ufficio stampa del Sindaco nei confronti della propria amministrazione, anche il Comitato spontaneo di quartiere (RAPP) vuole ringraziare se stesso per non essersi mai arreso e, da luglio dello scorso anno, aver preso di petto una situazione non più tollerabile sollecitando Sindaco e relativa Giunta ad attuare un intervento di bonifica urgente, anche tramite il deposito di una petizione popolare.

Lo stesso Comitato ora auspica l’attuazione della seconda fase promessa dall’amministrazione Celentano, ovvero l’abbattimento dei ruderi industriali ancora in piedi che potrebbero essere nuovamente occupati e favorire ulteriori insediamenti abusivi.

Il Comitato RAPP, inoltre, continuerà la propria attività di “moral suasion” affinché l’area SVAR venga finalmente valorizzata mediante la realizzazione di progetti di pubblica utilità.

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Quanto precede soprattutto in considerazione del fatto che per essa, ad oggi, sono già stati spesi più di 6 milioni di euro di denaro pubblico e, in cambio, i cittadini non hanno ottenuto ancora alcun servizio. Il Comitato RAPP – conclude Bono – si adopererà affinché, in quei due ettari edificabili, almeno una parte sia destinata ad aree ludiche e di condivisione sociale, ovvero il giusto risarcimento morale per un quartiere che per anni è stato dimenticato e costretto a convivere con un ecomostro”.

Gianluca Bono

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