EX PRO-INFANTIA: VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE PAESAGGIO AL PROGETTO RESIDENZIALE

Ex Pro Infantia

Nuovo progetto alla ex Pro Infantia di Terracina: la Commissione Locale Paesaggio del Comune dà il via libera

Ad accendere una spia sul progetto proposto da La Residenze Circe srl era stato l’esponente locale di “Europa Verde” Gabriele Subiaco il quale, la scorsa settimana, aveva avanzato alcuni dubbi sulla realizzazione e annunciato un accesso gli atti, oltreché alla proposta di una interrogazione in Regione Lazio.

Nel frattempo, per il complesso immobiliare di Terracina, la consigliera regionale Gaia Pernarella, Presidente della Commissione Cultura alla Pisana, e il collega Enrico Forte avevano presentato una mozione per dichiarare il sito di interesse culturale. Come noto, l’ex Pro Infantia è stata investita da una inchiesta e, poi, un processo per lottizzazione abusiva, falso ed esercizio abusivo della professione che vede tra gli imputati l’ex amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri, l’amministratore e committente di fatto della Srl Daniele D’Orazio e, per rivelazione di segreto d’ufficio, l’ex vice sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi.

Tornando al nuovo progetto proposto dalla Residenze Circe Srl per un’area che attualmente è posta sotto sequestro dalla magistratura, si tratta di una cosiddetta rigenerazione urbana.

Subiaco (Europa Verde) ricordava di aver appreso del nuovo progetto “dal verbale della Commissione Locale Paesaggio, pubblicato sull’albo pretorio on line del Comune di Terracina, relativo alla seduta del 24.3.2022, dell’esistenza di una nuova istanza con prot. n.67082/I del 7/10/2021 con la quale la Società proponente, già coinvolta nel processo in corso, ha presentato una nuova proposta progettuale ai sensi dell’art. 4 della Legge Regionale n. 7/2017 (cd. “Rigenerazione Urbana”), finalizzata al rilascio di un nuovo Permesso di Costruire per la realizzazione di un complesso residenziale mediante un intervento di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso dell’esistente compendio immobiliare sito in Viale Circe nn. 92/94 (ex Pro Infantia)“.

“Riteniamo davvero anomalo e preoccupante – ammoniva Subiaco – che la stessa Società, i cui vertici sono attualmente sotto processo per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva, sottoponga un nuovo progetto al Comune per la stessa area posta sotto sequestro ormai da più di un anno, area che, nel caso di accertamento del reato e conseguente condanna, potrebbe perfino essere confiscata. E riteniamo altrettanto anomalo e preoccupante che il Comune di Terracina invece di respingere al mittente l’istanza, che risale addirittura allo scorso ottobre, l’accetti invece senza battere ciglio e la sottoponga all’iter autorizzativo consueto, iter peraltro sotto la responsabilità di un dirigente comunale che risulta tra i rinviati a giudizio per lo stesso processo. Inoltre nel verbale della seduta del 24 marzo 2022 della Commissione Locale Paesaggio si esprime non un diniego ma un semplice parere di rinvio “al fine di acquisire nuova progettazione corretta poiché le tavole progettuali riportano evidenti errori  di graficizzazione, etc.”, eccependo quindi non sulla opportunità della istanza ma su questioni meramente tecniche“.

Oggi 7 aprile, la stessa Commissione Locale Paesaggio del Comune di Terracina, presieduta dall’architetto Simone Iannarelli e composta dai colleghi Mariangela Faiola e Fabiana Fusco, ha espresso parere favorevole in merito all’istanza della Residenze Circe srl per l’autorizzazione paesaggistica finalizzata a opere di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso in residenziale dell’immobile di Viale Circe. Un parere favorevole espresso con alcune marginali prescrizioni riguardo agli infissi, all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, al colore, alla vegetazione e al materiale da utilizzare (alluminio anodizzato).

Sarà, ora, il responsabile del procedimento edilizio a dare il definitivo via libero al rilascio del titolo utile a costruire.

Intanto, proprio quest’oggi, l’interrogazione regionale anticipata da Subiaco è stata presentata. Ne danno conto, in una nota, lo stesso Subiaco e il Presidente della Commissione Urbanistica alla Pisana Marco Cacciatore.

“Presentata una nuova Interrogazione sulla vicenda Pro Infantia di Terracina. Con questo atto, stimolato anche dall’attivismo del locale circolo di Legambiente da anni impegnato sul tema degli abusi edilizi costieri e protagonista della vicenda Pro Infantia, si chiede alla Giunta di intervenire riguardo a una vicenda che va avanti ormai da anni”.

“Nel 2018 fu presentato un progetto di rigenerazione urbana in seguito al quale la struttura Pro Infantia fu posta sotto sequestro, nelle fasi successive all’annullamento del Ptpr da parte della Consulta e che è oggetto di un procedimento giudiziario in corso, con prossima udienza il 21 aprile. Ora è importante che venga subito avviata la procedura di verifica dell’interesse culturale di questo edificio di notevole valore storico, dato che risale a più di 70 anni fa e che insiste nella fascia costiera di rispetto. La tutela è urgente se solo si considera che, nonostante la struttura sia stata oggetto di sequestro e i vertici della società proponente siano sotto processo, la stessa società proponente ha recentemente inoltrato richiesta per autorizzare un nuovo intervento di rigenerazione urbana sulla stessa area. Per questo chiediamo che la Regione usi i propri poteri per bloccare questo tentativo e si costituisca parte civile nel processo in corso, come fatto da Legambiente”.

“È grave che il Comune di Terracina, che dovrebbe costituirsi anch’esso parte civile nel processo, non recepisca in modo corretto e completo le indicazioni regionali in merito alla rigenerazione urbana, non individuando gli ambiti territoriali dove è possibile rigenerare, mentre si aumenta il consumo di suolo solo al fine di costruire lussuose residenze private in pregiate aree costiere. Invece sarebbe giusto destinare maggiori aree a verde e servizi alla comunità o incrementare le strutture turistico-ricettive. Per non parlare dell’eccessiva e alquanto discrezionale applicazione della monetizzazione degli standard urbanistici, che non sembra affatto venire incontro alle esigenze della comunità locale e tolgono residui spazi di verde urbano in una città già drammaticamente carente di verde, trasporti e servizi, come rilevato dal recente Rapporto Ecosistema Urbano Legambiente Terracina 2021”.

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