EX PRO INFANTIA E STABILIMENTO “LA VELA”: CONFERMATI I SEQUESTRI

Cantiere La Vela sequestrato
Cantiere La Vela sequestrato

Il Tribunale del Riesame di Latina ha confermato i sequestri del cantiere dello stabilimento “La Vela” e dell’area ex Pro Infantia a Terracina

Sono stati respinti i ricorsi degli indagati per il dissequestro dei due cantieri. Le motivazioni saranno depositate dai giudici del Riesame entro 30 giorni.

Si tratta come noto dei due sequestri effettuati a fine dicembre dalla Procura di Latina. Il primo, su disposizione del Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e i sostituti procuratori della Repubblica Giuseppe Miliano e Valerio De Luca, è il sequestro di un cantiere edile intento alla costruzione di un nuovo stabilimento balneare ubicato a Terracina in viale Circe: il Lido “La Vela” il cui rappresentante legale è Vincenzo Costagliola.

Le indagini sul sito avevano preso avvio anche grazie alla segnalazioni pervenute da alcuni cittadini, e soprattutto al Circolo Legambiente Terracina che aveva segnalato su un canale social la presunta irregolarità dei lavori in corso di svolgimento su un tratto della locale spiaggia.

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L’inchiesta svolta dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Latina, si è focalizzata sulle innovazioni, attuate dal concessionario dell’area demaniale marittima, tese ad un ampliamento volumetrico delle superfici coperte di oltre l’800%, nonché altri interventi di nuova costruzione. Al vaglio i titoli abilitativi edilizi e demaniali nonché la mancanza delle previste autorizzazioni paesaggistiche per l’intervento.

Il secondo sequestro, invece, è stato compiuto l’ultimo dell’anno, il 31 dicembre 2020.

Il sequestro preventivo al cantiere della Ex Pro Infantia scattò in ragione di un provvedimento d’urgenza della Procura della Repubblica di Latina. I sigilli al cantiere dell’ex struttura appartenuta alla Pro Infantia la cui Fondazione ha venduto alla Residenze Circe Srl amministrata dal romano di Marino, Andrea Ruggeri, furono la conseguenza del lavoro svolto, anche in questo caso, dai militari dell’ufficio circondariale marittimo di Terracina che si recarono in Comune per acquisire atti sul progetto residenziale previsto nel lotto privato.

Ai raggi x degli inquirenti, c’erano e ci sono alcuni atti in relazione all’iter per l’autorizzazione a costruire che secondo l’amministrazione di Terracina sono in regola e validi mentre, a quanto risulta da esposti e denunce pubbliche di associazionipartiti (Europa Verde, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle) e alcuni cittadini, rivelerebbero irregolarità.

Cantiere Ex Pro Infantia sequestrato
Cantiere Ex Pro Infantia sequestrato

È stata contestata l’abusiva lottizzazione dell’area che, a seguito della dichiarata incostituzionalità del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) da parte della Corte Costituzionale, non potrebbe al momento rientrare nell’applicazione della normativa sulla rigenerazione urbana

Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati. Si tratta del progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone (lo stesso tecnico del cantiere dello stabilimento balneare “La Vela”) e dell’amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri.
Indagati anche la Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna – ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Priverno, coinvolta nel 2018 in un’inchiesta della Procura pontina avente ad oggetto un altro sequestro di un immobile a Ceriara adibito a centro commerciale, per cui verrà giudicata a maggio 2021 – e il Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini.

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