ENRICO “FRATONE” TIERO CAPO DI GABINETTO DI MEDICI. I 5STELLE: “INCOMPRENSIBILE, L’ENTE NON SIA COME UN BANCOMAT”

Enrico Tiero e Carlo Medici
Enrico Tiero e Carlo Medici

Enrico “Fratone” Tiero finisce nel mirino dei consiglieri comunali 5 stelle della provincia di Latina: incomprensibile la scelta come capo di Gabinetto del Presidente della Provincia

Scrivono un comunicato congiunto Marco Capuzzo e Elio Sarracino di Cisterna, Osvaldo Agresti di Itri e Bruno Sepe di Fondi, i quattro consiglieri comunali che il Movimento Cinque Stelle esprime in provincia. Bersaglio della loro invettiva è Enrico Tiero, il politico di Latina con il cuore castelfortese che da anni imperversa tra partiti e cariche pubbliche.

provincia di Latina
La sede principale della Provincia di Latina

Stavolta, l’origine dell’indignazione anti-casta è ascrivibile alla recente nomina dell’attuale vice-coordinatore regionale di Fratelli d’Italia al gabinetto di Carlo Medici in Provincia di Latina. Capo d’ufficio del Presidente della Provincia, nonostante la carica fosse in qualche modo già ricoperta seppur con altra denominazione.

Ma va così dalle parti di Via Costa dove la legge Delrio ha abolito le elezioni popolari esaltando i giochi di Palazzo. E quando il Palazzo chiama, politici navigati come Tiero rispondono. Anzi sguazzano come nel miglior acquario possibile. Lo ricordiamo abbracciato a Moscardelli quando fecero vincere l’ex sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna, ora Tiero è stato l’artefice insieme ai Dem e Forza Italia della vittoria e della conferma di Carlo Medici come Presidente della Provincia ed è per questo che, nella stanza dei bottoni, lui non può mancare.

I pentastellati non ci stanno e scrivono una nota che non lascia spazio alle interpretazioni degli esegeti della pagina politica che, ci scommettiamo, li giudicheranno un po’ naïve.

Enrico Tiero
Enrico “Fratone” Tiero

“Per le poltrone si va avanti tutti d’accordo – attaccano i quattro portavoce grillini – Incomprensibile come il Presidente Medici (PD) possa assegnare un incarico fiduciario ad Enrico Tiero (FdI). Cambiano le terminologie, ma i metodi della vecchia politica in provincia di Latina non muoiono mai. Nei giorni scorsi il “fratello d’Italia” Enrico Tiero è stato nominato, senza alcuna selezione, Capo di Gabinetto dal presidente Dem Carlo Medici. Una fiducia inimmaginabile verso il vice portavoce regionale di Fratelli d’Italia se si pensa che i partiti figli di Almirante e Berlinguer a livello nazionale sono spaccati su tutto. Ma per le poltrone di via Costa si va tutti d’accordo!”.

È questo il “gioco di squadra” a cui allude lo stesso Tiero? – si domandano i consiglieri 5 stelle – Dopo oltre 15 anni da assessore provinciale, con attenzioni della Corte dei Conti incluse, ha deciso di puntare al sodo: cioè ad un incarico molto oneroso per i contribuenti. Noi non mettiamo in dubbio le indiscusse qualità professionali dell’ex uomo di Armando Cusani in provincia, ma riteniamo che sia assurdo che si continui a pensare a quell’Ente solo come un bancomat da utilizzare alle spalle dei cittadini. Tiero deve prendere una decisione: o ricoprire incarichi politici, o essere stipendiato in modo “preferenziale” da enti pubblici”.

Calandrini e Tiero

“Reinserire il ruolo di Capo di Gabinetto nella provincia di Latina, dopo che era stato abolito proprio per la sua evidente inutilità, costerà infatti molto caro a nostri concittadini pontini – continua la nota – La somma esatta speriamo di conoscerla nei prossimi giorni, tramite un accesso agli atti che stiamo promuovendo. Intanto però già sappiamo che grazie al nuovo incarico il funzionario guadagnerà quanto un dirigente. Gli incarichi professionali non piovono dal cielo e allora troviamo incomprensibile come il Presidente della provincia di Latina, esponente del Partito Democratico, possa assegnare il ruolo di Capo di Gabinetto per incarico fiduciario ad un esponente di Fratelli d’Italia. Questa è l’ennesima dimostrazione che in provincia di Latina non si discute mai di politica, ma di altro, si viene eletti con un programma elettorale ed in un campo ben definito, per poi tradirlo alla prima occasione utile!”

“Il Movimento 5 Stelle e i consiglieri comunali eletti nei vari consigli lo scorso anno, in totale coerenza con la linea politica nazionale, hanno scelto di non prendere parte a questo che ormai è sotto gli occhi di tutti, un vero e proprio mercimonio all’interno della provincia – concludono – Un ente che ha perso ormai ogni cognizione della realtà quotidiana, ma che continua ad essere ben voluto da chi scambia il bene collettivo con gli interessi personali e di partito. Ogni tentativo di restaurazione di questo ente inutile, vedrà la nostra ferma contrapposizione. Il prossimo 29 marzo ci sarà il referendum sul taglio dei parlamentari e siamo convinti che il risultato sarà l’ennesima spallata che il cittadino darà alla casta dei privilegi. L’ennesimo monito a questi personaggi che da anni manovrano la nostra provincia”

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