Fallimenti pilotati al Tribunale di Latina: un’appendice dell’inchiesta sull’ex giudice Antonio Lollo arriva a processo
Stavolta, a finire all’attenzione di un processo saranno le procedure di fallimento che hanno riguardato l’Azienda Fratelli Mandara e il Consorzio Costruttori Pontini. Il giudice per l’udienza preliminare Mario La Rosa ha, infatti, rinviato a giudizio ben sei persone. I reati a cui dovranno rispondere gli imputati sono gravi: si va dalla istigazione alla corruzione alla bancarotta fino alla ricettazione, alla rivelazione d’atti d’ufficio, all’induzione indebita e persino alla minaccia. Alcuni di questi reati sarebbero stati commessi in concorso con il commercialista Marco Viola, già processato e condannato presso il Tribunale di Perugia dove è stato condannato anche l’ex giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, Antonio Lollo.
Come noto, nel 2015 gli accertamenti della Squadra Mobile dell’allora ex vicequestore, Tommaso Niglio, fecero emergere quel “consolidato sistema corruttivo, grazie al quale i consulenti nominati dal giudice (ndr: Lollo) nelle singole procedure concorsuali, abitualmente corrispondevano a quest’ultimo una percentuale dei compensi a loro liquidati dal giudice stesso“. Lollo, in soldoni, concedeva incarichi ai consulenti liquidando parcelle più alte e facendosi restituire, a seconda dei casi, una cospicua percentuale.
Tra le le persone arrestate, quattro finirono in carcere e quattro ai domiciliari. Si trattava, per l’appunto, del giudice della sezione fallimentare del Tribunale, Antonio Lollo, dei commercialisti Marco Viola, Vittorio Genco e Massimo Gatto (su cui dopo torneremo). Ai domiciliari la moglie del magistrato Antonia Lusena, e sua madre, nonché cognata del giudice Lollo, Angela Sciarretta, già vice questore in servizio come dirigente nella Questura di Latina. Colpiti con i domiciliari furono anche un imprenditore, Luca Granato e, assestando altri due colpi all’autorevolezza delle Istituzioni, un sottufficiale della Guardia di Finanza in servizio in Procura, Roberto Menduti (indagato anche l’altro finanziere Franco Pellecchia, poi assolto), uno dei tanti esempi di infiltrazioni che agevolano la criminalità a Latina e pronvincia, e una cancelliera del Tribunale, Rita Sacchetti.
E proprio Sacchetti e Granato sono tra i sei rinviati a giudizio dal Gup La Rosa e dovranno rispondere, a vario titolo, ai reati contestati, insieme a Marco Ciriaci, Alessandra e Davide Ianiri e Andrea Lauri.
Il processo, la cui pubblica accusa è rappresentata dal sostituto procuratore di Latina Giuseppe Bontempo, inizierà il prossimo 19 settembre 2022. Accolta la richiesta di parte civile formulata da Vanessa Mandara.