EMERGENZA SICUREZZA A LATINA, CELENTANO: “SPARO IN VIA DON MOROSINI NON HA MATRICE XENOFOBA”

Matilde Celentano
Matilde Celentano

Sparo in Via Don Morosini e pestaggio del minorenne in centro a Latina, il breve resoconto della Sindaca di Latina

La Sindaca di Latina Matilde Celentano ha dato conto brevemente del comitato per l’ordine e la sicurezza, poco prima del suo intervento nel consiglio comunale di Latina, dove si discuteva l’approvazione del rendiconto generale del consuntivo 2023 inerente ai conti dell’ente di Piazza del Popolo.

Oggi, infatti, alle ore 12,30, si è tenuto in Prefettura un comitato per l’ordine e la sicurezza indetto dal Prefetto Maurizio Falco per portate all’attenzione i due episodio avvenuti nel capoluogo di provincia e quello molto grave del ferimento per errore della 20enne Martina avvenuto a Sezze da parte di un balordo, dopo una mega rissa scoppiata al Ferro di Cavallo tra bande di rumeni e albanesi.

Per Latina, la Sindaca Celentano ha spiegato che per quanto riguarda Via Don Morosini, il bossolo ritrovato dalla Polizia di Stato, in seguito al colpo d’arma da fuoco esploso nella nottata del 26 aprile, non avrebbe avuto come obiettivo quello di spaventare i senza tetto stranieri che pernottano nel parco adiacente alla Galleria Pennacchi.

Secondo quanto riportato dalla prima cittadina, il colpo di pistola rivolto in aria non avrebbe matrice xenofoba, ma si tratterebbe, da ciò che emerge dalle indagini, di un caso isolato.

L’episodio dell’aggressione ai danni di un 14enne avvenuto sabato sera nel centro di Latina, a due passi da Piazza del Popolo, sarebbe invece da ascrivere a un “fenomeno di bullismo tra ragazzi”. Al fine di sopperire, la Sindaca ha spiegato che, in sintonia col Prefetto, sarà dato nuovo impulso a opere di sensibilizzazione nelle scuole contro il bullismo. “Anche le forze dell’ordine – ha detto Celentano – si sono attivate per un maggiore controllo del territorio. La prevenzione viene prima della cura”.

A sentire le parole della Sindaca, un comitato per l’ordine e la sicurezza che ha, almeno per Latina, fotografato una realtà già conosciuta. Senza contare che di eventi anti-bullismo ce ne sono da anni e ben organizzati nelle scuole sia da Polizia di Stato che da Carabinieri.

Su Sezze, invece, la risposta dello Stato saranno le operazioni “Alto Impatto” che da mesi sono eseguiti in molti centri della provincia di Latina. Peraltro, secondo da quanto emerse dal Comitato, il centro lepino non presenterebbe, a giudicare da denunce e arresti, un quadro così allarmante. “Un episodio molto brutto, da non sottovalutare – ha detto il sindaco Lidano Lucidi riguardo al ferimento della 20enne a Sezze –  ma come dimostra questa occasione tutte le istituzioni insieme fanno squadra e lavorano nella stessa direzione. Voglio sottolineare che ho sempre denunciato che abbiamo un problema di sicurezza sul territorio, non sono un ipocrita. Il responsabile è stato individuato immediatamente grazie alla sinergia tra carabinieri e amministrazione che ha messo a disposizione le immagini dell’impianto di videosorveglianza e marciando uniti ce la possiamo fare.  Ho avuto rassicurazioni che l’attenzione resterà alta sul nostro territorio, ma Sezze non è quella che è stata descritta in questi giorni”.

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