ELEZIONI, IL CANDIDATO MALANDRUCCOLO: “A LATINA CI SONO STATE COMMISTIONI TRA CRIMINALITÀ E PEZZI INFEDELI DELLE ISTITUZIONI”

Malandrucco e Madia
Malandrucco e Madia

L’intervista di Alga Madia a Tommaso Malandruccolo, candidato alla Camera dei Deputati della coalizione Italia Democratica e Progressista nel Collegio uninominale Latina Nord

Tommaso Malandruccolo è l’uomo che già alla sua prima volta in politica (amministrative 2021) ,ha portato a casa un risultato sorprendente. Eletto in Consiglio comunale, nonostante il trambusto che caratterizzerà poi il destino politico della città, ha ottenuto un grande consenso elettorale, probabilmente grazie al suo incessante impegno nel sociale e nella vita culturale della città.

Tommaso Malandruccolo, dopo essere stato la rivelazione delle recente tornata elettorale, oggi lei rappresenta l’uomo nuovo del Centro sinistra, scelto, a sorpresa dai vertici della coalizione di centro sinistra, Italia Democratica e Progressista, nel collegio Latina nord. Cosa l’ha spinta ad accettare questa nuova importante sfida?

Sono nato e cresciuto a Latina, sono orgogliosamente appartenente a questo territorio e se fossi eletto continuerei a stare qui, fra la mia gente, mantenendo un rapporto costante con la mia terra.
Peraltro ritengo che in questo sistema elettorale così discusso, tanto da avere le caratteristiche di una tornata amministrativa, con al centro la persona, l’elettore debba pretendere di sapere di più sul passato del suo candidato, prima ancora che le sue intenzioni, perché quest’ultime non possono essere slegate dal giudizio finale e consapevole del candidato
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Chi è allora Tommaso Malandruccolo, come si racconterebbe ai suoi elettori?

Sono Sostituto Commissario della Polizia di Stato, con 35 anni di servizio. Prima di intraprendere la via della politica, ero in servizio presso la Divisione Anticrimine di Latina, Sindacalista del SIULP, il più grande sindacato di Polizia, a livello locale e nazionale, di cui sono stato Segretario provinciale fino alla vigilia della mia candidatura,dove ho condotto battaglie per i diritti dei lavoratori, con uno sguardo rivolto anche alle vittime di reato. E poi tanto volontariato: dal 2002 con la Caritas, l’anno successivo ho fondato l’associazione Pontireti, presso la casa famiglia di Pontinia, gestita dalle Suore Salesiane, che si occupa di prevenzione del disagio minorile attraverso l’accoglienza. Ancora l’apertura di tre centri per il doposcuola popolare a Latina. Vorrei precisare che tutto questo si è svolto senza mai chiedere sostegni economici pubblici, proprio per non perdere l’inclinazione vocazionale che deve animare i volontari. Ancora il coordinamento dell’allora neo costituito Poliziotto di Quartiere, attività che ho portato avanti con grande passione, fra la gente, per sei anni sempre con la stessa attenzione per i giovani, gli anziani e le donne vittime di maltrattamenti. Con i ragazzi, in particolare, ho avviato dei cicli di incontri nelle scuole, alla continua ricerca di nuovi linguaggi, in una prospettiva di costante studio di modelli per la prevenzione del disagio giovanile. Nel 2015 sono stato convocato dal Consiglio Regionale del Lazio quale esperto in materia di bullismo e, anche sulla scorta del mio contributo, veniva pubblicata la Legge Regionale nr.2/16 per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. Conseguentemente è nata la Consulta regionale e dei tavoli provinciali di confronto multi-istituzionali integrati per la prevenzione e la lotta al bullismo.
Insomma, 750 tra incontri, convegni e seminari su tematiche quali il rispetto della legalità, i problemi esistenziali degli adolescenti, il bullismo, la sicurezza stradale, l’inclusione, la mafia, autoctona e non, gli stupefacenti nell’economia della criminalità organizzata, la corruzione, le insidie contro gli anziani, la violenza di genere, molti dei quali al fianco di professionisti che stimo ed ammiro tantissimo, uno di questi l’ex Questore di Latina Giuseppe De Matteis, che tanto ha dato alla città di Latina.
Infine la ’associazione culturale Sammichelesi Memorie, per il recupero della storia e delle tradizioni del borgo attraverso i racconti degli anziani protagonisti
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Insomma, un vulcano di idee ma anche di cose fatte, una persona di grande pragmatismo. Quali sono i suoi principali obiettivi, qualora riuscisse a sedersi in Parlamento?

Se sarò eletto, imposterò la mia attività osservando due criteri d’intervento:
– le tematiche di carattere nazionale, dando priorità alle emergenze della crisi energetica, di quella climatica e quelle finalizzate a colmare i divari di natura sociale, anche con soluzioni che ho maturato nella mia vita, una sorta di micro riforme;
– le questioni aperte dell’intero territorio pontino, come l’erosione costiera, il dissesto idrogeologico, la valorizzazione ed il rilancio delle attività produttive, il collegamento con l’autostrada, la costruzione di una nuova struttura detentiva, l’elevazione di fascia della Questura di Latina, la tutela dei piccoli comuni.
Mi candido alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Latina Nord perché nella vita, che ho vissuto da “osservatore privilegiato” di poliziotto e volontario, ho potuto toccare con mano la sofferenza della gente, ignota ai più, rendendomi conto che era necessario osare ed andare oltre, andando ad incidere su quegli ingranaggi istituzionali che si erano rivelati pietra d’inciampo.
Inoltre non sono rimasto immune alle vicende che hanno caratterizzato la nostra città negli ultimi anni, attraverso le commistioni fra criminalità e apparati infedeli delle istituzioni
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