DOPPIO RUOLO E INDENNITÀ DI TOMAO, MINTURNO LIBERA RISPONDE: “NEGLI ATTI NESSUNA RICHIESTA ALL’ANCI”

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Giuseppe Tomao
Giuseppe Tomao

Indennità e doppio ruolo: botta e risposta tra il presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao e il gruppo politico Minturno Libera che risponde: “Questione politica e non personale, non abbiamo trovato allegata nessuna richiesta all’Anci nelle determine sulle indennità successive alla sua assunzione in Provincia”

Il doppio ruolo del Dem Giuseppe Tomao, presidente del Consiglio Comunale di Minturno, diventa un caso con una coda lunga.
Il politico minturnese, tra novembre 2018 a gennaio 2020, assolveva a un doppio incarico: diviso tra la presidenza del consiglio comunale di Minturno e assunto nello staff del Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici.

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Secondo Minturno Libera, Testo unico degli Enti locali alla mano, Tomao si sarebbe dovuto dimezzare l’indennità di carica, cosa che invece non è avvenuta: “Pur essendo lavoratore dipendente non in aspettativa presso la Provincia di Latina – si leggeva in una nota di Minturno Libera – avrebbe percepito l’indennità per intero e non dimezzata come invece disposto dall’art. 82 del T.U.E.L. Se i nostri dubbi sono fondati, dunque, il Comune di Minturno avrebbe erogato 627,50 € in più per 15 mesi, per un totale di circa 10000 € indebitamente sottratti alle casse comunali

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Il caso di Tomao era stato sollevato da Latina Tu in merito alla staffetta avvenuta all’interno della squadra di Medici che aveva visto il medesimo Tomao uscire, e assumere il ruolo di insegnante in un Istituto scolastico Priverno, ed entrare, al suo posto, Paolo D’Acunto, il figlio dell’Assessore ai Rifiuti e all’Igiene urbana del Comune di Minturno Piernicandro D’Acunto.
Su questo spoil system in salsa minturnese, deciso dal Presidente Medici, bocche cucite: nessun commento è pervenuto da parte di alcuno. Tutto va bene madama la marchesa: niente di illecito ma probabilmente imbarazzante, lasciato cadere in assenza di risposte spendibili. Non è dato sapere, tanto più che non si tratta di norme e codicilli ma di opportunità di assumere il figlio di un assessore in un ente, seppur a tempo determinato, considerando un momento del genere dove il lavoro è per molti una chimera.

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L’attenzione, invece, si è spostata, tramite i comunicati di Minturno Libera e il successivo esposto alla Corte dei Conti, sull’indennità di carica di Tomao che, ieri, ha replicato al soggetto politico con una nota in cui affermava, tra le altre cose, che il “il Segretario generale del Comune di Minturno ha richiesto due pareri legali all’ANCI – Gazzetta Amministrativa proprio in merito ad eventuali incompatibilità e al diritto all’indennità di carica. Il predetto organismo ha formulato un giudizio favorevole al caso in questione, così che si sia agito a seguito di una procedura trasparente avvalorata da pareri legali”.

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Oggi, Minturno Libera risponde, sostenendo di non aver trovato i pareri Anci, e rilanciando su quello che considera un controsenso: Tomao, scrivono “ha iniziato a percepire l’indennità dimezzata da quando è stato assunto come docente presso la scuola pubblica“. Il senso è: se si dimezza oggi l’indennità da Presidente del Consiglio, perché non lo ha fatto in quei mesi in cui si divideva tra Via Costa (sede della Provincia di Latina) e l’assise comunale di Minturno?

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LA NOTA DI MINTURNO LIBERAIl Prof. Tomao ha finalmente replicato sul caso. Dispiace però che, piuttosto che delucidare e chiarire, la sua nota sia stata uno strumento mediante il quale attaccare e infangare gratuitamente Minturno Libera, oltre ad aver creato ulteriore confusione circa la sua vicenda. Ricordiamo al Prof. Tomao che in data 18 giugno Minturno Libera pubblicava una nota attraverso la quale chiedeva delucidazioni al diretto interessato nonché alla stessa Amministrazione. L’esposto alla Corte dei Conti, è stato il rimedio estremo, che poteva non essere esperito se solo fossero pervenuti per tempo i dovuti chiarimenti. Chiarimenti, purtroppo, da considerarsi inesistenti anche dopo la sua nota, peraltro priva degli allegati agli atti nella stessa richiamati. Senza contare che invitiamo lo stesso Presidente a non aprire un capitolo sul “vittimismo”, perché l’azione del Movimento è da sempre mossa al fine di ricevere chiarimenti circa le questioni sollevate e non si è mai “puntato il dito contro una persona”. Come già ribadito ampiamente, l’interesse è solamente quello di fare chiarezza sulla vicenda, ossia se vi sia stato o meno un ammanco nella casse comunali.

Nessuno ha parlato di furti o ladrocini. E giova, a questo punto, far notare che l’accesso agli atti (qualificato dal Prof Tomao come un atto dovuto da parte del Movimento), nel caso di specie sarebbe stato inutile, dato che gli atti amministrativi e le specifiche documentazioni necessarie erano già inserite nella sezione amministrazione trasparente del sito comunale. Entrando nel merito della replica, alcune dichiarazioni in essa contenute continuano a creare dubbi e incertezze sulla sua vicenda. Risulta strano ad esempio che il Prof Tomao abbia informato l’ufficio del personale “non appena assunto alla provincia” in data 20 novembre, mentre agli atti risulta che la sua assunzione sia riferibile al giorno 05 di novembre. Appare poco chiara, inoltre, la richiesta di un parere preventivo all’ANCI prima della sottoscrizione del contratto alla provincia. Sulla base di quale atto giuridico l’ANCI avrebbe dovuto stabilire se fosse in aspettativa o meno? L’aspettativa si può chiedere solo dopo aver sottoscritto il contratto, di certo non prima.

Vogliamo chiarire una volta per tutte quale sia davvero il nocciolo della questione: la legge prevede che chi è lavoratore dipendente NON ha diritto all’indennità piena. Nel caso di specie il Prof. Tomao mentre era dipendente della Amministrazione provinciale di Latina, non in aspettativa, percepiva dal Comune di Minturno l’indennità piena. Ma il caso è ancor più particolare visto che lo stesso Presidente ha iniziato a percepire l’indennità dimezzata da quando è stato assunto come docente presso la scuola pubblica. Detto ciò, Minturno Libera ha sollevato una questione politica, e non personale, volta a verificare se nelle casse comunali vi sia stato un ammanco di denaro pubblico ed, a tal proposito, invita il Presidente del Consiglio a pubblicare le note ANCI da lui citate. In ultima analisi, il movimento non intende cadere nella politica degli attacchi personali, ribadendo che lo stesso è nato da oltre un anno, quindi, qualsiasi allusione a presunti rapporti recenti è del tutto fuori luogo e fuorviante, evidenziando che, davanti agli scempi di questa Amministrazione, i membri fondatori di Minturno Libera hanno preso già da tempo le dovute distanze.

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