Altro giro altra corsa, fuori uno dentro l’altro: lo staff del Presidente della Provincia Carlo Medici assume e promuove senza soluzione di continuità
Latina Tu aveva raccontato dell’assunzione da parte del Presidente Carlo Medici, secondo l’ormai mitologico articolo 90 del Decreto Legislativo 267, di Paolo D’Acunto, il figlio dell’assessore ai Rifiuti di Minturno, Piernicandro, nell’ottica di uno spoil system tutto in salsa minturnese: dallo staff del Presidente della Provincia Medici fuori il Presidente del Consiglio di Minturno Giuseppe Tomao, dentro il congiunto dell’assessore D’Acunto.
Nessuno si sarebbe aspettato che cambiasse qualcosa dopo un articolo. E, infatti, a distanza di pochi giorni, con due decreti presidenziali, Medici ha confermato, dove ce ne fosse bisogno, che nel suo staff tutto si muove secondo precisi indirizzi partitici.
Perso uno dei componenti – il consigliere comunale nonché ex assessore a Pontinia, Matteo Lovato, che ha lasciato lo staff presidenziale, forte peraltro di un’altra convenzione col Comune di Sabaudia, facendo parte dell’Ufficio dello Staff del Sindaco Gervasi – Medici ha fatto entrare al suo posto, sempre con l’articolo 90, la giovane 27enne di Pontinia Alessandra Finotti, da sempre nell’area della sinistra pontina: sfiorò la candidatura come consigliere comunale alle amministrative del capoluogo nel 2016, per la lista “La sinistra per i diritti“, poi esclusa in toto per un problema di firme.
Chiaramente, al netto del fatto che non si possono escludere meriti e competenze della Finotti, successivamente la giovane si è avvicinata al Partito Democratico zingarettiano e, dopo che il suo compaesano Lovato ha lasciato solo il primo cittadino di Pontinia, quest’ultimo l’ha assunta e prenderà servizio il 15 giugno prossimo.
Ma l’assunzione di una 27enne in part time non poteva bastare poiché, si legge nel decreto presidenziale, sono cessati all’interno dello staff presidenziale non uno ma ben due rapporti di lavoro (Lovato e Tomao). E allora ecco l’altro decreto presidenziale che revoca l’incarico a Vittorio Ciriello dall’ufficio presidenziale, in quota Enrico “Fratone” Tiero, facendolo salire di grado dalla categoria C a quella D in qualità di istruttore direttivo.
Una sorta di promoveatur ut amoveatur al contrario: amoveatur ut promoveatur. Uno staff presidenziale smart (mica tanto, sono in 7) e mutevole a seconda degli equilibri di forza all’interno della maggioranza che sostiene il Presidente Medici sempre più alle prese con le pressioni che provengono da Tiero, come l’ultima derivante dal fatto che un paio di consiglieri comunali di Pontinia sarebbero passati (o l’hanno già fatto) con Fratelli d’Italia.
Insomma, giochi all’ombra dell’Ente o degli Enti di cui la maggior parte dei cittadini non sentono o vedono che solo qualche riverbero o rifrazione.
