Dal Comune di Fondi al Comune del fratello: si chiude il cerchio per Giuseppe Stefanelli, arrivato per primo nella graduatoria
Tutte le strade portano a Minturno. È così che il fratello maggiore del sindaco di Minturno, nonché Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli (Italia Viva), torna, grazie alla graduatoria di mobilità volontaria, nella sua città. È questo il percorso di Giuseppe Stefanelli (50 anni), il quale risulta, nella graduatoria pubblicata oggi, 5 agosto, primo nell’avviso pubblico di mobilità volontaria per la copertura di tre posti di istruttore amministrativo di istruttore amministrativo a tempo indeterminato nel Comune di Minturno.
Stefanelli senior, in sostanza, dopo essere stato assunto nel Comune di Fondi, passa al Comune di Minturno dove potrà svolgere il suo lavoro nell’ente dove il sindaco è Gerardo Stefanelli, suo germano. D’altra parte, il Comune di Minturno è capace di accogliere un po’ tutti, anche l’ex presidente del consiglio comunale, Giuseppe Tomao, da qualche mese assessore all’urbanistica e coinvolto nella scandalo di concorsopoli all’Asl di Latina. Fu per lui e per il figlio dell’allora Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta che l’ex senatore del Partito Democratico, Claudio Moscardelli (tuttora imputato), si inguaiò presentandoli all’allora presidente di commissione del concorso, Claudio Rainone.
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Di concorsi, d’altronde, ce ne sono tanti e, in provincia di Latina, sopratutto ci sono coincidenze e alberi genealogico-politici che dovrebbero essere messi, per decreto, tra i requisiti. Almeno sarebbe tutto più trasparente.
Lo scorso dicembre, al Comune di Fondi, è emerso che aveva cominciato a lavorare negli uffici proprio Giuseppe Stefanelli. Il fratello del politico, laureato in giurisprudenza, arrivò secondo nella graduatoria del concorso pubblico per un posto a tempo indeterminato da istruttore amministrativo (categoria C), i cui risultati furono resi pubblici a ottobre 2023. E, in ragione della sua posizione e dello scorrimento di graduatoria, il 50enne minturnese aveva assunto l’incarico negli uffici fondani
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Un bando di concorso, pubblicato a gennaio 2022, che evidentemente non richiedeva, ponendoli come discrimine, i carichi pendenti ai partecipanti, considerato che il fratello del Presidente, come noto, a settembre del 2021, è incappato, con tanto di arresto, in una inchiesta anti-droga della Direzione Distrettuale Antimafia e della Guardia di Finanza di Formia denominata “Traqueteros”. Una imponente operazione che ha scoperchiato i traffici di droga di un sodalizio al cui comando c’era Domenico Scotto, fratello di Raffaele Scotto, trapiantati a Scauri e provenienti da Secondigliano, con importanti legami camorristici, prima con il Clan Licciardi e poi con il Clan Sacco-Mallo-Bocchetti.
Secondo gli inquirenti, la “nuova” organizzazione era strutturata su tre livelli: il dominus Scotto (già condannato a 18 anni in primo grado col rito abbreviato) al vertice, alcune figure luogotenenziali (come, ad esempio, Palumbo e Stanganella) e i pusher della zona (Brancaccio, Leone, De Meo, Russo, Strabello e Durazzo) compresi i cosiddetti staffettisti, tra cui Giuseppe Stefanelli, che trasportavano la droga (cocaina, crack e hashish) da Secondigliano/Scampia verso le lande del sud pontino: in particolare le piazze di Formia e Minturno. I “traghettamenti” avvenivano due o tre volte a settimana. Alcune delle sostanze stupefacenti trasportate venivano stoccate in case, esercizi commerciali, negozi, ristoranti messi a disposizione da appartenenti del sodalizio. Per questa indagine, Stefanelli è tuttora imputato, insieme ad altre dodici persone, davanti al collegio penale del Tribunale di Cassino, presieduto dal giudice Marco Gioia. Un processo che arranca ma che comunque è ancora in corso.
Una pagina da cronaca giudiziaria, preceduta da un primo arresto di Giuseppe Stefanelli, avvenuto nella notte di Halloween, nel 2019, quando fu fermato, sempre dai finanzieri formiani, con crack e cocaina, insieme a una coppia. Per quell’episodio, Stefanelli fu scagionato e rilasciato in breve tempo. Due anni dopo, il nuovo arresto. All’epoca del primo arresto, Stefanelli era collaboratore dell’attuale consigliere regionale del Partito Democratico, Salvatore La Penna, le cui strade si divisero proprio in seguito all’episodio.
Da novembre scorso l’avventura al Comune di Fondi, nel feudo del senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone. Ora, l’approdo nel Comune del fratello: parafrasando Antonello Venditti, “certe graduatorie non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
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