DISCARICA E IMPIANTI NELLA PROVINCIA PONTINA. I CONSORZI HANNO AVANZATO UNA DECINA DI PROPOSTE

Ex Mira Lanza a Mesa di Pontinia, uno dei siti indicati dai Consorzi industriali dove chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina
Ex Mira Lanza a Mesa di Pontinia, uno dei siti indicati dai Consorzi industriali dove chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina

Settimana (quasi) decisiva per i siti dove realizzare discarica e impianti dei rifiuti in provincia di Latina: secondo indiscrezioni sarebbero stati individuati 8 siti nell’area nord e 4 nel sud della provincia

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La Regione Lazio spinge e gli amministratori della provincia di Latina provano a rispondere, forse. Venerdì 12 giugno sarà il giorno dell’assemblea dei sindaci, dando per scontato che il famoso comitato ristretto dei primi cittadini ha stilato un protocollo ma non si è capito a cosa sia servito se non ad allungare il brodo.

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Sì perché, come noto, la provincia di Latina deve chiudere la vita dei suoi rifiuti nell’ambito del suo territorio, che sia di confine geografico o di un Ambito ottimale anche questo è ancora da comprendere.

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Dettagli, l’importante è che tutti i cittadini sappiano che, al netto di (per ora) fantomatici Consorzi di gestione già bollati da qualche sindaco tipo uno dei più scaltri come Domenico Guidi da Bassiano, i due Consorzi industriali interpellati hanno avanzato le loro ipotesi.

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Messi al tavolo il 3 giugno scorso e ascoltati dal Comitato ristretto dei sindaci, i presidenti del Consorzio Industriale Roma-Latina Cosimo Peduto e del Consorzio Industriale del sud Pontino Salvatore Forte avrebbero messo sul piatto 8 siti industriali nell’area nord della provincia e 4 nell’area del sud pontino.

Chiaramente impensabile che non abbiano dialogato anche con altri sindaci e non solo col Comitato ristretto.

Pertanto, su oltre 200 siti di area consortile, 10-12 siti su cui i sindaci entro giugno dovranno decidere secondo dettame del Piano Provinciale e in considerazione del fatto che entro il 15 giugno dovranno essere presentati tutti gli emendamenti al Piano Regionale dei rifiuti in via di definizione alla Pisana.

Criteri di scelta che probabilmente avranno come paradigma solo ed esclusivamente matrici geopolitici che, detto in soldoni, significa: i siti della discarica o delle due mezze discariche, oltreché ai due impianti di compostaggio, verranno realizzati lì dove la reattività sociale sia meno forte Tradotto all’osso: si faranno dove chi acconsentirà ad ospitarli avrà meno ricadute in termini di consenso elettorale, con sacrifici che sin da ora si sa che ci saranno.

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Ad ogni modo, tra le aree consortili indicate dai due enti ci sarebbero sicuramente una zona nei dintorni della Plasmon a Latina e, senza ordine di preferenza (almeno per ora), Latina Scalo, Mazzocchio e Mesa di Pontinia (ex Mira Lanza), ex Paoil a Cisterna. Ora toccherà ai sindaci stabilire dove individuare la discarica (il vero nodo), fatto salvo che lo schema Cisterna/Fondi per i due impianti di compostaggio parrebbe quasi acquisito, con il multimateriale nelle zone industriali tra Formia e Gaeta.

Ai posteri, manco tanto poiché entro giugno si decide, l’ardua sentenza sempre a patto che le aree industriali indicate dai Consorzi non siano completamente di privati o parzialmente di privati. Lì si aprirebbe tutta un’altra partita.

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