CISTERNA, IMPIANTO DEI RIFIUTI: LA GIUNTA DÀ IL VIA AL PROGETTO. E IL PIANO PROVINCIALE?

Carturan e la sua Giunta
Il sindaco di Cisterna Mauro Carturan e la sua Giunta (foto d'archivio)

Ok da parte della Giunta Carturan all’impianto dei rifiuti che sorgerà a Cisterna: il provvedimento è stato assunto dopo che sia maggioranza che opposizione avevano detto sì al progetto lo scorso giugno 2019 

Il Comune di Cisterna, tramite una delibera della Giunta, dà l’avvio al progetto per l’impianto comunale di compostaggio per i rifiuti organici
Il provvedimento, che era nell’aria da tempo, approva gli elaborati di avvio del progetto di realizzazione dell’impianto di compostaggio comunale, predisposti dai tecnici Gian Pietro De Biaggio e Marco Rosolia del Servizio Ambiente e Progetti speciali.

provincia di Latina
La sede principale della Provincia di Latina

Come noto, secondo piano provinciale dei rifiuti vagliato a Via Costa, il territorio pontino ha da dotarsi, in ottemperanza del cosiddetto “nuovo” Piano Regionale dei Rifiuti regionali, di un sistema di gestione della “monnezza” che sia circolare. Tradotto: ogni Ato (o provincia, che grossomodo coincidono) deve finire il ciclo dei rifiuti dentro le propria mura senza inficiare sulla sostenibilità degli altri territori del Lazio. Un problema che, va detto, è ed è stato storicamente più di Roma e della sua rilevante città metropolitana rispetto alle province come Latina che, sui rifiuti, hanno avuto altro tipo di problematiche e non tanto quelle di chiudere il ciclo dei rifiuti dentro i suoi confini.

Carlo Medici, sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia di Latina
Carlo Medici, sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia di Latina

Da piano provinciale dei rifiuti, il territorio pontino deve avere due impianti di compostaggio. Ora, con questo atto, Cisterna potrebbe aver eliminato il problema a monte. Infatti, prima dell’emergenza Covid-19 che ha travolto le nostre vite e occupato il da fare di sindaci e amministratori pubblici, i primi cittadini della provincia si riunivano ogni giovedì nella sede della Provincia (inviando, in molti casi, delegati) per capire dove piazzare gli impianti di compostaggio e la temutissima discarica di servizio che nessun Comune del territorio pontino vorrebbe ospitare, o almeno vorrebbe dover comunicare ai cittadini che sì, nella propria urbe verrà realizzato un sito dove mettere tutta la monnezza residua della provincia.
Del tavolo provinciale dei sindaci nulla più si è saputo e, naturalmente, non va imputato a loro: nel frattempo la pandemia ha posto problemi che nessuno poteva immaginare. Con un “ma” grande quanto una provincia intesa come corpo geografico: stando tutti a casa (o almeno per lo più a casa), si consuma di più e i rifiuti aumentano e, forse, quel tavolo era un’emergenza come e più di altre. Decidere e farlo in fretta – impianti di compostaggio e discarica – era magari una priorità, la cui incidenza è stata sottovalutata da amministrazioni e istituzioni. 

Consiglio comunale di Cisterna
Consiglio comunale di Cisterna

Ad ogni modo Cisterna si porta avanti (dipende dai punti di vista), e in realtà lo era già da un pezzo, e la Giunta dà seguito al primo step per la realizzazione dell’impianto di compostaggio (considerando che prima o poi un’altra Giunta del territorio, nel prossimo futuro, dovrà fare lo stesso), richiamando la Deliberazione del Consiglio Comunale che il 6 giugno, unito e compatto, votò il “Progetto dei servizi di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani – Atto di indirizzo”. Tradotto: sì all’impianto di compostaggio nel territorio di Cisterna. Ora la domanda è: solo per il territorio di Cisterna o per tutta la provincia?

La delibera di giugno ’19, quella del consiglio comunale, disponeva punti ben precisi: estendere il servizio di raccolta porta a porta agli ambiti Centro urbano (sola parte attualmente non informatizzata), San Valentino e Collina dei Pini; accompagnare il potenziamento del sistema di raccolta porta a porta con il quale si intende raggiungere nel 2025 una frazione differenziata dell’80% con una serie di azioni finalizzate a ridurre la produzione di rifiuti (ex. Centro comunale per il riuso, promozione delle incentivazioni comunali al compostaggio domestico con riduzioni tariffarie, promozione di un accordo di programma per la riduzione degli scarti e degli imballaggi, promozione di un accordo di programma per la riduzione degli scarti, etc.) nonché alcuni dei costi inseriti annualmente nel Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani in maniera da abbassare progressivamente la tariffa in favore di tutti i cittadini cisternesi; promuovere, al fine di ridurre i costi di gestione del ciclo della raccolta differenziata, la realizzazione un impianto di compostaggio praticante una tariffa FORSU favorevole dove produrre un ammendante di qualità da donare ai propri cittadini ed alle attività agricole ubicate sul territorio.
Tutte azioni rivolte solo ed esclusivamente a Cisterna e ai suoi cittadini, eppure il dubbio che lo sia per tutta la provincia permane. E forte, anche.

Stabilimento Goodyear di Cisterna Latina in Via Nettuno (fonte Scambiaffari.tv)

Ora resta da vedere quale sarà il sito su cui realizzare l’impianto, dando per scontato che non ricadrà nel luogo in cui un tempo sorgeva l’ex Goodyear improvvidamente ventilato da più parti, a Cisterna, all’inizio di tutta la vicenda e che poi sarebbe tramontato dopo il levare degli scudi di altrettante parti politiche e fette nutrite della società civile.
L’impianto, dunque, sembra si farà nella zona industriale anche se non è specificato a chiare lettere. Come detto, però, da oggi, il più grosso punto interrogativo non è tanto sul dove ma se questo impianto, come è prevedibile, servirà o meno tutta la provincia.
Si dovesse scommettere un euro, siamo certi che tanti punterebbero sul sì: sarà per tutti.

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