DIRTY GLASS: DE GREGORIS SCARCERATO

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Operazione Dirty Glass: Luigi De Gregoris, ritenuto braccio destro di Luciano Iannotta, ha ottenuto gli arresti domiciliari

Il processo “Dirty Glass” – che contesta, tra gli altri, reati tributari, favoreggiamento, un’estorsione mafiosa, riciclaggio, intestazione fittizia dei beni, sequestro di persona, detenzione di armi e rapporti con Forze dell’Ordine e 007 deviati – inizierà il prossimo 1 aprile dopo che l’udienza del 9 febbraio è slittata a causa di un difetto di notifiche.

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Questo filone di “Dirty Glass” vede alla sbarra, come imputati, l’ex presidente di Confartigianato Luciano Iannotta; i carabinieri Alessandro Sessa e Michele Carfora Lettieri; i collaboratori più stretti dell’imprenditore di Sonnino, Luigi De Gregoris e Natan Altomare; e poi ancora Franco Cifra, i fratelli napoletani Antonio Gennaro Festa, il beneventano Pio Taiani e il figlio dell’imprenditore Thomas Iannotta. A finire sotto processo col giudizio immediato come i suddetti (un procedimento speciale che porta ad anticipare il dibattimento senza finalità premiali per l’imputato) ci sarà anche Pasquale Pirolo, l’uomo scarcerato dal Riesame (ndr: così come Cifra a cui è stata revocata la misura degli arresti domiciliari) ma ritenuto dagli investigatori come un pezzo da novanta contiguo alla camorra.

Intanto uno degli arrestati dell’operazione compiuta lo scorso settembre dagli uomini della Squadra Mobile di Latina, in coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è stato liberato. Si tratta di Luigi De Gregoris, definito dai collaboratori di giustizia una testa di legno di Iannotta, e descritto come prestanome di molte società che Iannotta non poteva presiedere in ragione dei suoi precedenti penali.

L’inchiesta “Dirty Glass” ha preso origine proprio da una vicenda in cui è stato coinvolto De Gregoris che avrebbe denunciato una falsa estorsione subita dagli affiliati del Clan Di Silvio guidato da Armando detto “Lallà”. A quell’estorsione, che poi si è rivelato falsa, partecipava Agostino Riccardo, il collaboratore di giustizia che, insieme all’altro pentito Renato Pugliese, ha fornito alcune indicazioni a investigatori e inquirenti necessarie a ricostruire la vicenda.

De Gregoris è stato scarcerato dopo quasi sei mesi (era il 16 settembre quando scattarono gli arresti) e sconterà gli arresti domiciliari presso una Onlus di Tivoli. A pesare sulla decisione del Tribunale di Roma (dove si celebrerà il processo) c’è l’incensuratezza di De Gregoris e le sue dimissioni dalle cariche che aveva nelle varie società della galassia Iannotta.

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