DELITTO BARCHI: VERSO UN ALTRO PROCESSO PER OMICIDIO IN CONCORSO

Daniele Barchi
Daniele Barchi

Delitto di Via Fontanella del Suffragio a Viterbo: verso un altro rinvio a giudizio per omicidio volontario in concorso per la morte del 42enne di Gaeta Daniele Barchi

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo Rita Cialoni ha respinto la richiesta di archiviazione del del sostituto procuratore Stefano D’Arma per la posizione di Azzurra Cerretani, 28 anni, all’epoca dei fatti contestati fidanzata di Stefano Pavani, il 34enne di Corchiano condannato in primo grado, a luglio 2019, dal Gup Savina Poli a 15 anni di reclusione in ordine all’omicidio di Barchi.

Fu proprio Cerretani a denunciare il suo ex compagno Pavani, al quale è stata riconosciuta la seminfermità mentale che gli ha consentito di scontare la pena in una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza).

Barchi fu ucciso la notte tra il 21 e il 22 maggio 2018 nel suo appartamento al pianoterra in pieno centro storico a Viterbo.

Il 26 novembre scorso, il giudice per le indagini preliminari Cialoni, non ritenendo condivisibili le conclusioni del pubblico ministero D’Arma, ha rimandato indietro gli atti in modo che sia formulata l’imputazione a carico dell’indagata Cerretani “apparendo necessario procedere a un vaglio dibattimentale per il reato di omicidio”.

Le richieste della famiglia Barchi, che ha sempre ritenuto fossero due i responsabili dell’omicidio del 42enne di Gaeta, sono quindi state accolte. Secondo i parenti di Barchi il movente dell’omicidio sarebbe stato il desiderio da parte della coppia di impossessarsi dell’appartamento in cui viveva.

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