Secondo un antico concetto aristotelico meglio noto come “Horror Vacui”, laddove in natura viene a crearsi un vuoto, per il filosofo greco c’è sempre altra materia pronta a riempirlo. Una legge della Fisica che può dunque essere applicata anche come metafora del comportamento umano e che ci è tornata alla mente proprio ieri, 19 luglio, giornata nella quale si ricorda e si celebra la memoria e la lezione lasciata da Paolo Borsellino, uomo e magistrato che ha sacrificato la propria vita alla lotta contro la criminalità organizzata e le istituzioni colluse.
Ieri sulla facciata del Comune di Formia, da una finestra è stata srotolata una grossa effige del compianto Borsellino, con una frase ben precisa: “La lotta alla mafia deve essere anzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”. Una citazione nota del magistrato che non lascia spazio ad equivoci circa l’invito ai propri cittadini a scegliere da che parte stare.
Tuttavia a Formia, in una giornata così significativa e importante per un territorio sotto scacco della presenza della criminalità organizzata – non è forse un caso che proprio ieri è stata pubblicata la relazione della Dia relativa al secondo semestre del 2018 – niente di più è stato programmato. La giornata è stata dedicata alla “Notte Bianca – Formia al centro della musica”, organizzata dall’associazione La Magica di Augusto Ciccolella vincitrice del bando. Pure la sezione del sudpontino dell’associazione antimafia Libera, dopo aver organizzato dal 2012 al 2017 concerti e incontri in memoria di Borsellino, sono due anni che è assente.
Ma che c’entra Aristotele allora? Oltre alla “Notte bianca”, nella giornata in ricordo di Borsellino lasciata vuota da eventi dedicati, si è inserito un altro festival, l’“Aicast Street Festival” che va in scena all’interno della pineta di Vindicio, già iniziato il 17 luglio scorso e che termina il 21 luglio prossimo. E proprio nella giornata del 19 – ieri – è andata in scena l’esibizione del noto attore comico napoletano Antonio Fiorillo, conosciuto al grande pubblico grazie alla celebre soap opera “Un posto al sole”, protagonista di programmi tv di successo come “Ciao Darwin”, “La sai l’ultima”, “Affari tuoi” e per film come “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati, “Dio ci ha creato gratis” e pure la pellicola record di incassi “Benvenuti al sud”.
Ma Fiorillo oltre ad essere un celebrato attore è pure un assiduo frequentatore di Formia – dove si è già esibito – e della etichetta discografica Roxyl Music di Rocco Palazzo e Angelo Bardellino (oggi in carcere dopo la condanna per estorsione aggravata). Alcuni scatti lo immortalano infatti al fianco dei due, oltre che di Tommaso Desiato (anche lui in galera a seguito della medesima condanna per estorsione inflitta a Bardellino) e pure ad una cena a margine dell’evento “Microfono d’oro”, di cui abbiamo già parlato, al fianco di Antonella D’Agostino, autrice del libro dal quale la stessa Roxyl ha prodotto un film la cui presentazione è stata cancellata dal Ministero dell’Interno.
E proprio Rocco Palazzo sarà autore di un altro degli eventi in programma all’interno del Festival, ovvero di “Miss Formia”, in programma con due appuntamenti, il 17 luglio scorso con la prima serata e il 21 con la serata conclusiva. All’evento parteciperà anche la giovane cantante protagonista del programma televisivo “The Voice of Italy” Marta Verrecchia di Gaeta, appartenente alla scuderia di cantanti della Roxyl. Nella giuria selezionata per l’evento ci sarà anche Massimo Treglia, responsabile dell’agenzia di bellezza e portamento “Sesto Senso” (e da poco nominato delegato all’ambiente e ai balneari nel movimento politico “Formia ConTe” del consigliere comunale di minoranza Gianfranco Conte).
Nella giuria ci sarà anche Alessandro Cipollaro, che altri non è che colui che può essere considerato come una sorta di “padrone di casa”, visto che è il presidente cittadino della neonata associazione di categoria, rappresentativa dei commercianti, “Aicast Imprese Italia”, che ha organizzato il calendario degli eventi. L’associazione è nata appena un mese fa, o per meglio dire ha aperto la sua sede formiana, perchè Aicast esiste già da qualche anno ed è nota soprattutto a Napoli e in Campania dove ha la sua sede principale. E proprio in Campania è stata al centro di una durissima controversia giudiziaria contro Confindustria Napoli che ha cercato di impedire il suo ingresso nella Camera di Commercio partenopea. Una battaglia finita dinanzi al Tar con gli industriali napoletani che mossero accuse pesantissime ad Aicast e al suo principale esponente Ciro Fiola, colpevoli di rappresentare un tale numero di piccole e medie imprese di fatto giudicato non veritiero dagli accusatori. Chiedendo al Tar “il ricalcolo dei voti (per la rappresentanza nell’ente camerale, ndr) per esiti stravolti da una macroscopica sequela di irregolarità” e “senza alcun minimo controllo da parte della Regione”. Tre anni prima toccò a Confcommercio e Confesercenti chiedere l’intervento del tribunale amministrativo sulla vicenda.
Alla fine la battaglia l’hanno vinta Fiola e l’Aicast. Nel novembre scorso si è infatti insediato il nuovo organigramma della Camera di Commercio a Napoli, con Fiola presidente e pure il presidente di Aicast Antonino Della Notte nel direttivo (Vicepresidente è Fabrizio Luongo di Casartigiani Napoli, Salvatore Loffreda direttore regionale campano di Coldiretti, Gianluigi De Gregorio, presidente della cooperazione Agci, Angelo Fornaro industriale del comparto aeronautico, Liliana Langella, già vice presidente della Federazione italiana tabaccai). Ma non è ancora finita qui perché Acen, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio/Fit, Confesercenti, Fai e Unione Industriali di Napoli, in una nota durissima, diramata a margine dell’insediamento, scrissero: “Riteniamo che il nuovo presidente sia espressione di organizzazioni non effettivamente rappresentative del tessuto imprenditoriale metropolitano. Coerentemente, pur avendone la possibilità, abbiamo ritenuto di dover rinunciare a far parte dell’organo di governo dell’ente camerale. Ribadiamo la piena fiducia nel positivo esito del ricorso presentato dalle nostre Associazioni al Consiglio di Stato”.
Insomma, l’esordio di Aicast sulla scena degli eventi e delle manifestazioni a supporto della promozione turistica e territoriale nel sudpontino non è stato certo dei più felici, quantomeno nelle scelte artistiche, semplicemente per ragioni di opportunità. Vedremo se in futuro ci saranno ben altri vuoti che pure andrebbero colmati e che ancora oggi restano pesantemente vacanti.