COVID: STOP AI LUOGHI A RISCHIO ASSEMBRAMENTO, IL PREFETTO DI LATINA CONVOCA I SINDACI

Video-conferenza dei Sindaci della provincia di Latina convocata dal Prefetto
Video-conferenza dei Sindaci della provincia di Latina convocata dal Prefetto

Vertice in video-conferenza dei sindaci della provincia di Latina convocato dal Prefetto: chiesta la stretta sui luoghi a rischio assembramento

Si è appena concluso l’incontro in videoconferenza convocato dal Prefetto di Latina, Maurizio Falco – ha scritto sulla pagina ufficiale del Comune che amministra, il Sindaco di Roccasecca Barbara Petroni – La richiesta fatta ai sindaci, in collaborazione con le forze dell’ordine, è quella di individuare le aree maggiormente a rischio assembramento e di vigilare attentamente soprattutto in occasione del fine settimana, affinché vengano rispettate le normative vigenti in materia di contenimento della diffusione del COVID-19. Il Prefetto ha ribadito che i prossimi 15 giorni saranno cruciali per verificare la eventuale riduzione della curva dei contagi in seguito alle misure adottate in campo nazionale“.

Maurizio Falco
Maurizio Falco, Prefetto di Latina

Proprio ieri, infatti, dal Viminale è stata inviata ai Prefetti una circolare in cui si raccomandava un giro di vite per contrastare la diffusione del coronavirus e la contestuale convocazione dei comitati provinciali per la sicurezza al fine di elaborare nei territori le azioni da intraprendere.

“Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese – ha scritto il Viminale – si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine”. La convocazione “in via d’urgenza” dei Comitati provinciali ha dunque l’obiettivo di intervenire per fare in modo che il fenomeno “venga significativamente a diminuire” nei prossimi fine settimana, intervenendo su due fronti: da un lato aumentando i controlli e dall’altro concordando con i sindaci la chiusura di quelle strade e quelle piazze dove gli assembramenti potrebbero ripetersi.

Chiusure che possono avvenire “attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità” o tramite un provvedimento dei sindaci di “chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”, come previsto dal decreto legge del 16 maggio convertito nella legge 74 del 14 luglio 2020. L’esito delle riunioni dei Comitati, conclude la Circolare, dovranno essere comunicati al Gabinetto del ministro e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

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