COVID, CARENZE E BUCHI DELLA POLITICA. POTERE AL POPOLO: “DRAMMA DELLA SANITÀ PUBBLICA NEL LAZIO”

Ospedale Santa Maria Goretti
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina

Potere al popolo provinciale passa in rassegna alcune delle criticità che la seconda ondata ha reso evidenti a Latina e nel Lazio

LA NOTA – Cari politici, ma quale emergenza! L’ospedale dei Castelli chiuso per convertirlo a struttura Covid. L’ospedale Goretti di Latina, nel quale oltre alla Cappella anche altri locali sono stati trasformati per accogliere pazienti covid tra cui il piccolo studio di un primario, che non ce la fa più tanto che i pazienti con patologie non covid vengono dirottate su Terracina e Aprilia.

L’emergenza era a febbraio quando ci siamo imbattuti in questa pandemia sconosciuta e devastante. Poi sembrava si stesse ridimensionando ma sapevamo tutti, voi per primi, che il virus non sarebbe scomparso. E che tornando alla vita normale avremmo dovuto potenziare ciò che all’arrivo della seconda ondata ci avrebbe permesso di affrontarla al meglio! In primis la Sanità. È vero la gente si è lasciata andare. Voi avete fatto tana libera tutti! E tutti si sono messi a correre! Non è stato ammissibile ma comprensibile! E non avete fatto nulla per evitarlo! Forse che faceva comodo per oscurare le vostre di responsabilità trovare le colpe degli altri? Questo, tuttavia, in contrasto con ciò che avete continuato a dichiarare da giugno in poi, avvisandoci che ci sarebbe stato, di certo, un ritorno.

Certo non potevate sapere l’entità ma, visto da cosa ne uscivamo fuori, non potevano certo essere rose e fiori, lo intuiva anche uno stupido. Stando così le cose voi per tre mesi cosa avete fatto? Nulla di nulla. Anzi, nella nostra provincia avete nuovamente richiuso tutti Pat, punti di assistenza territoriale (ex PPI), la notte. Così i malati di altre patologie non covid la notte si sono riversati sull’ospedale della città pontina, gravando sulla già complessa situazione che giornali e tv denunciano quotidianamente. Starete pensando che criticare è facile ma noi non ci limitiamo a questo: assolutamente no! Noi critichiamo ma portiamo anche alternative.

Il governo dovrebbe allinearsi con il Portogallo, la Spagna e il Belgio: operare una minima tassazione sui grandi patrimoni. I 7 più ricchi d’Italia hanno un patrimonio, riconosciuto, di 83 miliardi e 800 milioni di dollari. Tassando solo loro e solo all’1% ci troveremmo ad avere 838 milioni di dollari, più di 630 milioni di euro. Non li ridurrebbe certo alla povertà e alla fame, alle quali state condannando centinaia di migliaia di italiani. Il Portogallo, la Spagna e il Belgio stanno facendo questo perché non vogliono prendere dall’Europa né i soldi del Mes né del recovery found, ma solo soldi a fondo perduto. Che strani eh? Rifiutare una così ricca opportunità! Certo, perché sanno benissimo che quello è un prestito e un prestito, per chi lo prende, diventa automaticamente un debito. Altro che governo di centrosinistra, questo è un governo della vergogna.

Per quanto riguarda il governatore del Lazio, che non è certo da meno del governo di cui fa parte, dopo aver dato per anni soldi alla sanità privata, togliendo senza vergogna risorse economiche a quella pubblica, ha continuato su questa strada. Il nostro Stato è laico ma i soldi pubblici finiscono nelle tasche dei preti, più precisamente nelle strutture ecclesiali. Così ospedali storici come quelli della capitale quali il Forlanini, San Filippo Neri e via di questo passo hanno fatto la fine che è sotto gli occhi di tutti. Per non parlare del personale sanitario, medici, infermieri, tecnici di laboratorio, fino all’ultimo portantino che per anni si sono ritrovati a portare sulle loro spalle la croce della malasanità di cui ogni giorno se ne dava notizia ai tg nazionali, omettendo ovviamente le loro condizioni di lavoro. Quelle condizioni che non vi siete preoccupati di migliorare neppure durante la pandemia. Vi siete invece preoccupati e molto di soffocare certe notizie in nome dell’etica professionale: certe dichiarazioni ledono l’immagine delle ASL. Così siete ricorsi a punizioni amministrative e a denunce, addirittura costringendo gli angeli a difendersi in tribunale. Tutto questo mentre sono le vostre scelte, economiche e politiche, che quella stessa immagine la buttano in discarica e senza tanti riguardi ogni giorno! La verità è che per noi il personale sanitario è angelico, per voi resta tutto come prima: carne da macello! Così come i malati che ricorrono alle cure della sanità pubblica.

La critica, come detto prima, la facciamo sempre seguire all’alternativa. Nella nostra provincia ci sono strutture chiuse del tutto o parzialmente, come gli ospedali di comunità, che avreste dovuto utilizzare visto che, come dite voi, siete in emergenza. Invece cosa avete fatto? Avete chiuso i Pat la notte. Ma sì, chissenefrega se un paesano muore per strada tra casa sua, magari situata in paesi di montagna, il Goretti e da lì lungo l’Appia o la SS148 per raggiungere Terracina o Aprilia! Oltre alle critiche portiamo anche le alternative. In tutta la provincia riaprire ogni presidio ospedaliero chiuso intervenendo nella totale messa in sicurezza là dove necessita, intervenire per renderlo idoneo a tutti gli effetti, riaprire i consultori (le donne, di cui tanto vi riempite la bocca con quote rosa e altre castronerie del genere necessitano di assistenza anche in tempi di pandemia), riaprire gli ambulatori e ogni altro presidio per garantire a tutti la possibilità di curarsi, così come sancito dall’art.32 della nostra Costituzione a cui voi governanti avete prestato giuramento.

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