COVID-19, NUOVO DPCM: CENE IN CASA CON MASSIMO 6 PERSONE NON CONVIVENTI, LOCALI CHIUSI ALLE 24, STOP A CALCETTO

mascherine

Divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. Queste alcune delle misure contenute nel nuovo Dpcm firmato nella notte dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza

Nel decreto, tra i provvedimenti che più incideranno sulla vita delle persone, anche una stretta sulla movida e sui ricevimenti dopo le cerimonie e blocco alle partite di calcetto e basket tra amici.

Mascherine

L’articolo 1 del dpcm stabilisce che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.

Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre “fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.

Feste e cerimonie

Uno dei punti più controversi riguarda le feste private. Il governo vieta quelle nei locali aperti al pubblico ma rivolge anche una forte raccomandazione per quelle nelle case private, che siano feste o cene: se non si è conviventi non dovrebbero parteciparvi più di sei persone. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

Il Dpcm conferma invece le indiscrezioni che erano uscite in questi giorni per quanto riguarda matrimoni, comunioni, cresime e funerali: restano in vigore le regole dei protocolli già approvati per chiese e comuni ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi.

Fiere e congressi

Rimangono consentite previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico scientifico e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi. Garanzia del distanziamento personale di almeno un metro.

Calcetto e sport amatoriali

Conferma per lo stop agli sport amatoriali di contatto. Significa niente più partire tra amici che non siano regolamentate anche se le palestre resteranno aperte. Il Dpcm salva infatti gli sport a livello dilettantistico: potranno cioè continuare a svolgere le attività tutte quelle società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. Gli sport di contatto sono consentiti, si legge nella bozza del dpcm, “da parte delle società professionistiche e, a livello sia agonistico che di base, dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

Niente gite

Novità emersa nelle ultime ore, per il mondo della scuola: saranno vietate, finché la situazione non migliorerà, gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. 

Vita notturna

I locali, ristoranti, pasticcerie e bar, chiuderanno alle 24 e dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli. Non in piedi davanti al locale. Resta consentita la “ristorazione con consegna a domicilio” e la “ristorazione con asporto” ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21”. In ogni caso aumenteranno i controlli con la circolare del Viminale che ha ribadito l’invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che offrono le proprie sale per “attività danzanti”.

In mille nei palazzetti

Il Dpcm interviene poi sulle regole per gli eventi sportivi. Non cambia nulla per gli stadi – dunque alle partite potranno continuare ad assistere non più di mille persone, anche per i campi di serie A – mentre la capienza dei palazzetti viene portata al 15%, anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Salta dunque il limite delle 200 persone al chiuso. 

Cinema e teatri

Limite che invece resta per cinema, teatri e sale da concerto, come restano i mille spettatori all’aperto.

Smart working

Il governo interviene anche sullo smart working, per potenziarlo e portarlo nella Pa dall’attuale 50% al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. Incentivo, quest’ultimo chiesto anche dall’Anci per decongestionare i trasporti.

Dad e trasporto locale

E proprio il trasporto pubblico locale è alla base della richiesta arrivata da alcuni governatori. Se ci sarà un intervento per ridurre la capienza di bus e metropolitane deve essere attivata la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori.

Quarantena e isolamento: cambiano le regole

L’isolamento è definito dalla circolare emessa ieri dal Ministero della Salute come la “separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione”. La quarantena è invece “la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione”, persone che potrebbero essere state esposte al virus e di cui va monitorato il possibile sviluppo di sintomi.

Caso positivo con sintomi
La diagnosi di COVID-19 deve essere confermata attraverso un test molecolare (tampone). In caso di esito positivo, la persona interessata deve rimanere in isolamento almeno 10 giorni, mostrando negli ultimi 3 di non avere più sintomi. Deve poi essere sottoposta a un solo tampone per certificare la negativizzazione alla fine del periodo di isolamento.

Caso positivo asintomatico
La diagnosi di COVID-19 viene confermata tramite tampone. In caso positivo, l’isolamento deve durare 10 giorni e prevede al suo termine un tampone per accertare la negativizzazione.

Caso positivo asintomatico che non si negativizza
Se un caso asintomatico risulta positivo al tampone effettuato al decimo giorno di isolamento, è previsto che rimanga in quello stato ed effettui un altro tampone al 17esimo giorno. Al 21esimo giorno l’isolamento si interrompe in qualsiasi circostanza, perché dagli studi effettuati finora non sono emersi casi in cui il coronavirus riesca ancora a replicarsi dopo un periodo di tempo così lungo.

Contatti stretti
I contatti stretti devono rimanere in isolamento fiduciario 10 giorni e devono effettuare un tampone per il test molecolare o per il test rapido antigenico, oppure un periodo di quarantena di 14 giorni.

La circolare inoltre raccomanda di eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili o che sono a rischio di complicazioni e consiglia di scaricare e attivare l’App Immuni.

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