CORONAVIRUS, VACCINO, IL MINISTRO SPERANZA: “ACCORDO PER 400 MILIONI DI DOSI DEL CANDIDATO DI OXFORD/POMEZIA”

vaccino

L’Italia, insieme a Francia, Germania e Olanda, ha firmato un accordo con Astrazeneca che distribuirà il candidato vaccino di Oxford-Pomezia

Ad annunciarlo direttamente è il Ministro della Salute Roberto Speranza dalla sua bacheca Facebook.

Una notizia molto bella e importante – scrive Speranza – Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, ho sottoscritto un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea. Il candidato vaccino nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane. L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima tranche di dosi entro la fine dell’anno. 
Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi
.

Notizia ripresa anche dal premier Conte che ha commentato: “All’Italia, che è stata la prima in Europa a conoscere da vicino questo virus, oggi (ndr: ieri) è stato riconosciuto di essere tra i primi Paesi a dare una risposta adeguata. E anche con questa notizia oggi dimostriamo che vogliamo essere in prima linea nell’approvvigionamento di un vaccino, nella ricerca e nelle terapie che allo stato risultano essere più promettenti“.

Il candidato vaccino al quale sta lavorando l’Università di Oxford in collaborazione con l’azienda Advent Irbm di Pomezia è stato già sperimentato sui macachi e inoculato in volontari tra cui alcuni ricercatori.
A brevissimo sarà testato in Brasile, oltre che in Inghilterra: in totale coinvolge 5000 volontari sani nel Regno Unito, già selezionati, ed altrettanti nel paese sudamericano. La fase 3 del vaccino sarà duplicata in Brasile perché in Europa il virus sta circolando di meno e, per avere evidenza della efficacia del prototipo, è necessario che i volontari sani si trovino comunque in un ambiente in cui il virus risulti presente in maniera massiccia e abbia una carica virale ambientale molto elevata. La sperimentazione di fase 1 ha coinvolto finora un campione di poco più di 1.000 adulti sani, tra i 18 e 55 anni.

AstraZeneca, si legge in una nota del Presidente Lorenzo Wittum, “si è impegnata per assicurare la produzione di 2 miliardi di dosi su scala globale di un vaccino che al momento è già in fase sperimentale sull’uomo”. La medesima società riconosce che il vaccino potrebbe non funzionare, “ma è comunque impegnata a far avanzare rapidamente il programma clinico e ad aumentare la produzione a rischio“. L’Azienda fa sapere di stare “incrementando ulteriormente la sua capacità produttiva ed è aperta alla collaborazione con altre aziende al fine di rispettare il suo impegno di sostenere l’accesso al vaccino senza alcun profitto durante la pandemia”. “Ci siamo impegnati per promuovere e facilitare il dialogo tra le Istituzioni anche grazie alle eccellenze presenti sul territorio italiano. Desidero ringraziare il ministro della Salute e il Governo italiano per l’impegno profuso nel raggiungere questo accordo velocemente. Aspettiamo fiduciosi i risultati della sperimentazione perché solo allora, se saranno positivi, questo accordo e l’impegno di tutti i partner coinvolti, avrà pieno significato e la speranza di ritornare alla normalità sarà concreta”.

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