CONTRADDIZIONI IN CASA PD. COMITATO DI CORI: SUI PPI SONO CONFUSI E NON C’È NESSUNA SCADENZA, LA SCELTA È POLITICA

Striscione all'entrata del PPI di Cori
Striscione all'entrata del PPI di Cori

Quello di Cori è probabilmente il comitati civico che più di tutti, ultimamente, sulla questione dei Punti di Primo Intervento, sta seguendo passo dopo passo l’evolversi (o deteriorarsi, a seconda dei punti di vista) della situazione in casa Partito Democratico in riferimento al caso Punti di Primo Intervento. Non lesinando critiche a un organismo politico che da anni amministra la sanità regionale, e di conseguenza visto come il più responsabile tra tutti gli attori in campo.

Andrea Santilli, consigliere comunale di Cisterna
Andrea Santilli, consigliere comunale di Cisterna (foto da La Notizia Pontina)

Oggi, in base alle dichiarazioni del consigliere comunale di Cisterna di Latina Andrea Santilli del PD, il Comitato ha rilasciato un altro comunicato che mette in luce alcune di quelle che sono le contraddizioni all’interno dei Dem: da un lato il Commissario ad Acta, il Presidente Zingaretti, che dispone la chiusura notturna dei PPI, dall’altro i rappresentanti locali di partito, a ogni livello, dai sindaci ai consiglieri comunali e regionali, compreso il segretario provinciale di Latina, Claudio Moscardelli, i quali si affannano a dire che no, i punti di primo intervento non si “trasformeranno” anzi saranno addirittura potenziati, rimandando tutti all’appuntamento in Regione Lazio del 5 settembre.
Eppure, per il Comitato Civico di Cori, il PD, in una parola, è confuso, e si offrono di dare una mano per fare chiarezza, non senza una punta di sarcasmo. 

Abbiamo avuto modo entrare in contatto con le dichiarazioni del Consigliere Comunale di Cisterna di Latina Andrea Santilli (Partito Democratico), in merito alla chiusura dei Punti di Primo Intervento. Stupisce, innanzitutto, constatare che il Partito Democratico di Cisterna sia d’accordo nel mantenimento dell’apertura notturna del presidio sanitario. Stupisce, poi, constatare che lo stesso partito faccia riferimento al Decreto Ministeriale 70/2015, la cui modifica sarebbe “la chiave” per evitare la chiusura dei Punti di Primo Intervento.

Restiamo stupiti per diversi motivi:

1) il D.M.70/2015 è un prodotto del Governo Renzi – Lorenzin, periodo in cui il Partito Democratico era una componente importante della maggioranza di governo;

2) il D.M. 70/2015 è un atto di indirizzo, che disciplina sì il destino dei Punti di Primo Intervento, ma non impone date di scadenza (dunque la Regione Lazio ha un margine di manovra);

3) dichiarando che è necessario intervenire sul D.M.70/2015, considerando la crisi di governo in atto e la “scadenza” del 31 dicembre 2019 (giorno ultimo per la vita dei PPI), dovremmo dunque leggere “tra le righe” delle dichiarazioni di Santilli e comprendere che non c’è più speranza per 7 presidi ospedalieri della provincia di Latina, il cui numero totale di accessi, che si aggira intorno ai 70mila annui, si riverserà sulle strutture ospedaliere principali, in particolar modo l’Ospedale di Latina, che già ora soffre il sovraffollamento.

Salvatore La Penna e Claudio Moscardelli
A sinistra il consigliere regionale del PD, Salvatore La Penna, e l’ex senatore Claudio Moscardelli

Le dichiarazioni di Santilli, inoltre, confermano che nel Partito Democratico non c’è alcuna chiarezza sui Punti di Primo Intervento. Basti ricordare che, nel periodo ferragostano la Regione Lazio ha adottato il Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 (BUR n.65 del 13 agosto 2019), che intende trasformare i PPI in Presidi di erogazione di Assistenza Primaria (PaP), depotenziandone dunque l’offerta. Basti ricordare che, poche ore dopo l’adozione di tale provvedimento, il Consigliere Regionale Salvatore La Penna e il Segretario Provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli, dichiaravano la necessità di potenziare tali servizi e che c’era l’impegno della Regione Lazio per avviare un percorso in tal senso.

Oggi, a pochissimi giorni dalla fatidica data del 5 settembre, in cui l’Ass.re Regionale alla Sanità D’Amato incontrerà i Sindaci della Provincia di Latina e i rappresentanti della ASL per delineare un percorso sui Punti di Primo Intervento, veniamo a sapere da Cisterna che la Regione non può nulla.

Alessio D'Amato
Assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria Regione Lazio, Alessio D’Amato

Quello che potrà fare la Regione Lazio, comunque, lo sapremo a breve, anche in virtù dei ricorsi al TAR che sono stati depositati da Comuni e Comitati contro il Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio 25.07.2019 n.U00303 avente ad oggetto: “Adozione del piano di rientro – Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019 – 2021”.

Un consiglio: i rappresentanti del PD si schiariscano le idee, che sono abbastanza confuse. Se vogliono una mano in tal senso, diamo loro appuntamento sotto la sede della Regione Lazio, per la manifestazione di piazza organizzata dai Comitati e da organizzazioni varie a difesa dei Punti di Primo Intervento“.

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