CONCORSOPOLI ASL DI LATINA, IL FUNZIONARIO IMPUTATO: “NON HO MAI RIVELATO A NESSUN CANDIDATO I QUIZ”

Sede ASL di Latina
Sede ASL di Latina

Concorsopoli all’Asl di Latina: nuova udienza del processo che vede tra gli imputati l’ex senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli

È ripreso il processo che si svolge davanti al terzo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal Giudice Mario La Rosa. Al centro delle contestazioni della Procura, rappresentata in aula dal pm Antonio Sgarella, la cosiddetta concorsopoli dell’Asl di Latina.

Il processo ha già visto l’esame dei testimoni della Procura e di quella della difesa, la quale ha rinunciato ai suoi due rimanenti. Oggi, 14 marzo, avrebbe dovuto essere esaminato l’ex senatore del Partito Democratico, Claudio Moscardelli, accusato di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio in merito ai due concorsi dell’Asl che si svolsero nel 2020. L’esame dell’esponente politico, ancora influente nel PD di Latina, è stato rinviato al prossimo 19 giugno.

L’altro imputato, Claudio Rainone, ha rinunciato ad essere esaminato, mentre a parlare, oggi, interrogato dall’avvocato difensore Luca Giudetti, è stato l’allora funzionario dell’Asl di Latina, Mario Graziano Esposito, chiamato a rispondere di falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio.

Il 58enne, in circa un’ora, ha spiegato il suo punto di vista, sostenendo di non aver passato alcun quiz a nessuno dei candidati dei due concorsi. “All’epoca ero dirigente amministrativo per il reclutamento e mi occupavo delle procedure concorsuali dell’Asl di Latina sin dal maggio 2018. Nel 2020, si usciva dal piano di rientro e mensilmente si facevano i concorsi. È nel 2019 che sono stati banditi i due concorsi oggetto dell’inchiesta“.

Siamo in clima di Covi e lockdown. L’allora massimo dirigente dell’Asl, Giorgio Casati “premeva per portare a termine questi due concorsi aggregati con le altre ASL. Il mio direttore responsabile era Claudio Rainone ed era lui a chiedere di occuparmi dei concorsi“.

Durante l’escussione, è uscito fuori che Esposito insieme ad altri colleghi era sottoposto a un carico eccessivo di lavoro, proprio per concretizzare le procedure concorsuali. “All’inizio gestivamo decine di concorsi, col Covid diventava difficile, ecco perché avevo proposto di rinviare le procedure, ma Rainone insisteva affinché fossero concluse le procedure“.

“A maggio 2021 avevo accumulato tante ore di straordinario per portare a termine gli obiettivi dell’amministrazione Casati. Dopo dicembre 2020, ci furono dissidi con Rainone”. Riguardo al concorso per i 70 posti, “io svolgevo il ruolo di segretario verbalizzante come nell’altro concorso di agosto, oggettp dell’indagine. Prima della prova scritta c’è stata una istruttoria di preparazione. A luglio 2020 l’Asl affidò esternamente alla Net4market la predisposizione dei quiz e la correzione informatica”.

“Io fui segretario verbalizzante da agosto abilitato ad accedere alla piattaforma informatica dove c’erano i quiz. Rainone ci ha individuato per essere abilitati, il 3 agosti 2020. ad accedere alla piattaforma dove venivano inseriti i quiz”. Il particolare emerso dalle parole di Esposit è che i “dei quiz si è occupata un’altra società, la Fata informatica, ma io non sapevo niente del subappalto. Io ho agito come soggetto autorizzato dalla Asl ad accedere alla piattaforma, così come Rainone e Molinari”.

Fu Rainone a chiedergli di di validare i quiz. Quest’ultimi si trovavano sulla banca dati ed erano in excel e poi furono convertiti in word. “I quiz, però, non erano congrui perché dovevano essere 450 e non 370. Inoltre nella banca dati c’erano quiz di diritto costituzionale che non andava bene per il concorso di dicembre e c’erano risposte equivoche che potevano mettere in difficoltà i candidati”. Insomma, c’erano diverse cose da migliorare e che Esposito avrebbe segnalato. Tali quiz, però, secondo Esposito, non sono stati predisposti la mattina dell’esame per ragioni tecniche. Ad ogni modo, su un punto è molto chiaro l’imputato: “Non ho rivelato a nessuno il contenuto di questi quiz di cui avevo avuto conoscenza prima. Sapevo solo che le batterie dei quizi erano state predisposte”.

Leggi anche:
CONCORSOPOLI ASL: “ERANO LEGATI ALLA STESSA CORRENTE DEL PD”. IL SIGILLO IN AULA ALLE ACCUSE DELLA PROCURA

Il processo sui concorsi della Asl è nato, come noto, da due indagini separate (una della Squadra Mobile e l’altra della Guardia di Finanza di Latina), poi unite in un unico procedimento giudiziario, che hanno messo sotto la lente altrettanti procedure: quella da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Asl Latina (ente capofila), Asl Viterbo e Asl Frosinone e quella da 70 posti di assistente amministrativo-categoria C, indetto in forma aggregata tra Asl di Frosinone, Latina (ente capofila), Viterbo e Roma 3.

All’ex senatore dei Dem Moscardelli, nonché ex membro della Commissione parlamentare Antimafia, vengono contestate le ingerenze per far sì che due candidati al concorso da 23 posti – l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao e il figlio dell’esponente politica di Gaeta (Pina Rosato), Matteo Di Domenico (destinatari di un avviso conclusioni indagini per una costola del procedimento penale) – fossero agevolati nel superamento delle prove d’esame, con tanto di domande concordate con uno degli altri tre imputati: Claudio Rainone all’epoca Presidente della Commissione d’esame ed ex Direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina (oltreché a direttore Uoc Reclutamento, funzione da cui il manager della sanità è stato sospeso). Rainone e il funzionario dell’Asl Mario Graziano Esposito devono rispondere di falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio. Moscardelli, invece, è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione.

Leggi anche:
ASL DI LATINA: PARENTI E “FIGLI DI” TRA I PRIMI NEL CONCORSO. INDAGINE DELLA FINANZA

Articolo precedente

RIQUALIFICAZIONE PIAZZALE EDISON, LA BOCCIATURA DELL’OPPOSIZIONE: “AL MOMENTO SOLO PROMESSE”

Articolo successivo

MAFIA APRILIA: ANTOLINI DIVENTA SORVEGLIATO SPECIALE

Ultime da Giudiziaria