CONCORSOPOLI ASL: AL VIA IL PROCESSO, OTTO LE RICHIESTE DI PARTE CIVILE

Claudio Moscardelli, ex senatore PD

Concorsopoli alla Asl di Latina: iniziato il processo per corruzione che vede sul banco degli imputati l’ex Segretario provinciale del Partito Democratico ed ex Senatore Claudio Moscardelli

Si è aperto oggi, 21 ottobre, il processo con giudizio immediato sullo scandalo dei concorsi truccati presso la Asl di Latina, davanti al Collegio del Tribunale di Latina presieduto dal Giudice Aldo Morgigni. Le indagini, come noto, sono state portate avanti dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza di Latina. Due indagini separate, poi unite in un unico procedimento, che hanno messo sotto la lente altrettanti concorsi: quello da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Asl Latina (ente capofila), Asl Viterbo e Asl Frosinone e quello da 70 posti di assistente amministrativo-categoria C, indetto in forma aggregata tra Asl di Frosinone, Latina (ente capofila), Viterbo e Roma 3, ricorsero al Tribunale amministrativo.

In particolare, all’ex senatore dei Dem Moscardelli (non presente quest’oggi in Aula), nonché ex membro della Commissione parlamentare Antimafia, vengono contestate le ingerenze per far sì che due candidati al concorso da 23 posti – l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao e il figlio dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta (Pina Rosato), Matteo Di Domenico – fossero agevolati nel superamento delle prove d’esame, con tanto di domande concordate con uno degli altri tre imputati nel processo che si è aperto oggi: Claudio Rainone all’epoca Presidente della Commissione d’esame ed ex Direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina (oltreché a direttore Uoc Reclutamento, funzione da cui il manager della sanità è stato sospeso). Segretario di quel concorso d’esame, e anche dell’altro da 70 posti insieme a Rainone (ne era Presidente della Commissione di valutazione), è il terzo imputato del processo: Mario Graziano Esposito, sospeso dall’Asl anche lui, in seguito alle indagini, dalla carica di funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento.

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Sono entrambi accusati, Rainone ed Esposito, di falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio, entrambi nella forma aggravata. Moscardelli, invece, deve rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione. Da ricordare che l’inchiesta ha avuto due fasi che si sono concretizzate in due ordinanze di custodia cautelare: la prima a fine maggio che ha visto sottoposti a misura di arresti domiciliari Rainone ed Esposito; la seconda che ha coinvolto, sempre agli arresti domiciliari, di nuovo Rainone e Moscardelli. Per quelle misure di arresti domiciliari, disposte dal Gip Giuseppe Cario, pendono, per quanto riguarda Rainone e Moscardelli, due ricorsi in Cassazione dopo che il Tribunale del Riesame ha confermato quasi totalmente l’impianto accusatorio, comunque respingendo la richiesta della difesa di liberare i loro assistiti.

La prima udienza di quest’oggi è durata una ventina di minuti. Un tempo necessario per ascoltare in Aula la richiesta di costituzione di parti civili da parte degli enti interessati. A fare richiesta al Tribunale sono stati ben otto: l’avvocato Benedetti per la Asl di Latina e Viterbo; l’avvocato Mentullo per il Comune di Latina; l’avvocato Galasso per l’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto”; e ancora la Regione Lazio, la Asl di Frosinone e di Roma 3 e, infine, Chiara Gatta una delle partecipanti al concorso da 70 posti finito nell’indagine della Guardia di Finanza e per cui, già a gennaio, erano uscite le prime indiscrezioni dovute a una sfilza di figli di e personaggi collegati al mondo della politica, soprattutto di area Dem.

Da sottolineare che l’unica associazione a richiedere la costituzione di parte civile, fuori dagli Enti coinvolti direttamente, è la Caponnetto. Assenti il Comune di Minturno e Gaeta.

Entro l’11 novembre sia la difesa che l’accusa, oltreché alle eventuali parti civii (il cui accoglimento verrà deciso alla prossima udienza), avranno tempo di depositare altre fonti documentali. Il Giudice Morgigni ha dato mandato di nominare un perito per la trascrizione delle intercettazioni che sia per l’inchiesta che per il processo costituiscono il nodo centrale su cui si giocherà la partita della Procura di Latina. L’inchiesta come noto è stata condotta dal Sostituto Procuratore Valerio De Luca con il coordinamento del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Procuratore Capo Giuseppe De Falco.

La prossima udienza è stata fissata il prossimo 18 novembre. A meno di altre questioni procedurali, si inizierà con la fase del processo vero e proprio a partire dalle ore 13.

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