CLAN TRAVALI, COSTA CARO IL VIDEO RAP: CONDANNATA VALENTINA TRAVALI A OLTRE 7 ANNI

Valentina Travali: la 37enne è presente nel video (l'immagine è tratta da lì) dove giovanissimi, tra cui un nipote dei Travali, inneggiava a malavita e gang. Nei versi finali della canzone, l'auspicio che i fratelli Travali, Angelo e Salvatore, escano dl carcere. Dal 17 febbraio 2021, con l'operazione Reset, al Clan Travali/Cha Cha è contestato il 416 bis

Spaccio di droga: il video rap non porta bene a Valentina Travali, condannata a oltre 7 anni la sorella dei fratelli Angelo e Salvatore

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha condannato Valentina Travali a 7 anni, 2 mesi e 10 giorni, aumentando persino la pena richiesta dal Pm Simona Gentile che si fermava a 6 anni. Per la 34enne anche un multa salata da 40mila euro.

Travali, a far data dal 17 febbraio, si trovava agli arresti domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti contestatole nell’ambito dell’operazione denominata Reset che accusa il Clan Travali di associazione mafiosa. 

Dieci giorni dopo, lo scorso 27 febbraio, fu pubblicato in Rete l’ormai noto video rap della durata di alcuni minuti in cui compariva un nutrito gruppi di giovani, i quali cantavano una canzone citando espressamente i fratelli Angelo e Salvatore Travali, detti rispettivamente Palletta e Bula, auspicando la loro scarcerazione, dopo essere stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere nell’ambito della suddetta operazione Reset (erano comunque già in carcere per la condanna scaturita dal processo Don’t Touch).

Era proprio la Travali a risultare nell’incipit del video mentre contava i soldi dentro il suo appartamento (in foto tratta da un “frame” del video rap girato ai Palazzoni di Latina). Il problema, per lei, è che si trovava ai domiciliari con il divieto di ricevere visite.

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Così come ricostruito dalla Squadra Mobile di Latina, le riprese del video furono effettuate presso l’abitazione della Travali, tra il 23 ed il 25 febbraio 2021, e dunque in violazione delle prescrizioni che le erano state imposte dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari, avendo comunicato con almeno cinque persone entrate all’interno dell’abitazione.

Fu a quel punto che gli agenti della Squadra Mobile, giunti a casa della Travali, per eseguire l’aggravamento della misura cautelare trovarono nella sua disponibilità una una penna pistola calibro 22 con un bossolo all’interno dell’arma e un centinaio di cartucce di vario calibro e, soprattutto, 5 grammi di cocaina e circa 50 grammi di sostanza taglio da taglio, debitamente sottoposti a sequestro.

Un ritrovamento che ha causato, oggi, a Valentina Travali la condanna per spaccio di sostanze stupefacenti e violazione della misura domiciliare. La donna, peraltro, è stata condannata in Appello, pochi mesi fa, per spaccio nell’ambito del processo “romano” di “Alba Pontina”.

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