CLAN BIDOGNETTI, IL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA FA IL NOME DEL FORMIANO

Francesco Bidognetti
Francesco Bidognetti

Clan Bidognetti, il collaboratore di giustizia Vincenzo D’Angelo sta parlando con gli inquirenti: uno dei primi nomi fatti è quello del formiano Giovanni Lubello

Dopo il maxi blitz di DDA di Napoli e Carabinieri di Caserta nei confronti dei clan Bidognetti e Schiavone, avvenuto lo scorso novembre, come noto Vincenzo D’Angelo, marito delle figlia minore di Francesco Bidognetti detto “Cicciotto e’ mezzanotte”, storico capo clan dei Casalesi, ha scelto di collaborare con lo Stato dopo l’arresto.

Una decisione che può avere riflessi anche per spiegare alcune dinamiche criminali nel sud pontino e in particolare a Formia dove le figlie di Bidognetti risiedono. Entrambe sono state coinvolte negli arresti dell’antimafia.

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E uno dei primi nomi fatti ai magistrati della DDA è quello del formiano di Giovanni Lubello, ex marito di Katia Bidognetti, la maggiore delle figlie di “Cicciotto”, che da anni vive a Formia tra Via Vitruvio e il Parco “Luci sul Mare”. La donna, che ha un nuovo compagno finito agli arresti anche lui, Carlo D’Angiolella, e la sua famiglia, vivono in un immobile sottoposto a confisca dallo Stato.

Ma non è questo probabilmente a preoccupare il clan Bidognetti, piuttosto le prime parole di D’Angelo su Lubello, volto noto a Formia e alle cronache giudiziarie. A riportarle è Giuseppe Tallino su cronachedì.it.

“Giovanni Lubello, fidanzato con Katia Bidognetti sin dal 1999, mi disse che il clan dei Casalesi ha ripartito i settori da cui trae profitti destinati ai nuclei familiari in questo modo: Schiavone gestisce il gioco clandestino e le slot, Bidognetti, invece, le onoranze funebri”. Successivamente D’Angelo ha parlato di Francesco Cerullo: “Si occupa dei servizi funebri ed è uno la cui titolarità dell’impresa è riconducibile alla Ifa. E’ stato designato come rappresentante sul territorio di Frignano per i servizi funebri da Aniello Bidognetti e da Nicola Gargiulo ‘capitone’. Questa designazione territoriale trova le sue radici nella decisione, presa da Francesco Bidognetti molti anni prima con il padre di Francesco Cerullo, nell’ambito della divisione territoriale delle imprese funebri consociate a Bidognetti e che, in forza di tale rapporto di società, erogavano una quota alla famiglia Bidognetti commisurata ai funerali che svolgevano”.

Per ora, nessuna menzione specifica per la provincia di Latina e il sud pontino, ma non sono da escludere nuove puntate.

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