L’operazione Buffalo, realizzata questa notte a Cisterna, è stata avviata e portata a termine grazie all’intuito investigativo, alla pervicacia e alla guida del Luogotenente Giovanni Santoro, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cisterna di Latina. Sarà probabilmente la sua ultima operazione di servizio, visto che a giugno dovrà andare in congedo per “raggiunti limiti di età”.
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Nato in Sardegna ma romano di adozione, Santoro si arruola nel 1978 come carabiniere semplice ed effettua le sue prime esperienze di servizio come addetto alla vigilanza del Quirinale. Nel 1981 vince il concorso per sottufficiali; dopo la scuola e un primo reimpiego a Roma viene spostato nel nord est, dove cambia vari incarichi tra le province di Trieste, Udine e Gorizia.
I suoi comandanti notano presto le sue ottime qualità di investigatore e così, nel 1995, viene assegnato all’aliquota operativa della compagnia di Ostia. Dopo appena dodici mesi, nel 1996, va a ricoprire lo stesso incarico ad Aprilia, un reparto dove – in quegli anni – il lavoro è ancora più duro che sul litorale romano. Durante questo periodo della sua carriera si apre inoltre una complessa parentesi lavorativa: nell’ottobre 2003 viene inviato in Iraq con il contingente di carabinieri stanziato a Nassiriya; si trova là il giorno dell’attentato, 12 novembre, cui scampa fortunosamente.
Il lutto per i colleghi lo affligge ma non ne piega la ferrea volontà; rientra in Italia nel febbraio 2004, più attivo che mai.
Dal 2007 viene trasferito alla stazione di Cisterna di Latina, di cui assume il comando nel 2010, imponendosi subito nell’ambiente cittadino per volontà di fare e capacità di conseguire i risultati.
Nella sua carriera, soprattutto durante gli anni trascorsi in provincia di Latina, si è sempre applicato con la massima dedizione nella lotta al crimine, coscienzioso nel dirigere le indagini più complesse ma anche generoso e determinato nel perseguire i casi cosiddetti “meno gravi”, sempre con lo scopo di essere vicino alle esigenze del cittadino. Un anno fa è stato ha diretto in prima persona il servizio predisposto per bloccare – in flagranza di reato – i rapinatori del supermercato In’s di Cisterna.
Non poteva, un “vecchio leone” come lui – così lo definiscono nella nota i Carabinieri – ritirarsi senza aver prima fatto arrestare i malviventi che avevano minacciato i suoi carabinieri e le loro famiglie.