CIRCEO: “VOGLIONO CHIUDERE UN TERZO DEL PROMONTORIO ALLA COLLETTIVITÀ”. ECCO IL DOSSIER DE “IL FORTINO”

San Felice Circeo, l’associazione “Il Fortino” torna a denunciare: c’è il tentativo di chiudere un terzo del promontorio alla collettività

Una lunga e corposa nota da parte del Presidente dell’Associazione “Il Fortino”, Giulio Schisani, spiega nei particolari la situazione che si vive in una delle zone più belle della provincia di Latina: il promontorio del Circeo e la strada comunale “delle Batterie” che dà accesso a una delle aree più conosciute.

La strada – spiega Schisani – è da sempre censita come strada comunale “delle Batterie”,  oggetto di un tentativo di vendita nel 1985,  per un milione di lire ad un consorzio di privati. Fino a qualche giorno fa  attestata da catasto tra le proprietà del Comune di San Felice Circeo. Si tratta dell’unica via di accesso a un terzo del promontorio e del Parco Nazionale, dove si trova il fortino napoleonico delle Batterie, da cui l’Associazione ha preso il nome.

Tramite questa strada si accede alcune delle più belle località del nostro promontorio: il fortino Napoleonico detto “la batteria”, la cava di alabastro, il Riparo Blanc, Torre Moresca, Vasca Moresca ecc., Dopo la tentata vendita nel 1987, fu issato un cancello che era presidiato da un guardiano. Il Fortino, dopo aver impedito la chiusura definitiva, si impegnò in un lavoro di ricerca storico-giuridica per dimostrare che la strada da sempre era pubblica. Oggi ci risulta sia in corso un tentativo da parte dei privati di riappropriarsi della strada e di issare dei dissuasori automobilisti  in pieno parco nazionale.

Lo scorso 8 luglio 2022 la particella in oggetto – continua la nota di Schisani – è stata volturata (dai beni del Comune di San Felice Circeo) ad un consorzio denominato “Consorzio La Batteria e La Vasca Moresca” che dalla visura camerale risulta essere identificata da una determinata partita Iva.

Durante il tentativo di vendita della Strada delle Batterie sono state commesse delle irregolarità amministrative che andiamo a ricapitolare e che erano già state indicate nel dossier “Progetto Batterie”.

Sintesi degli eventi – Gli elementi emersi nel corso della redazione del dossier “Progetto Batterie”:

1.    Sono sempre esistite, fin dal 1800, le strade “Comunale delle Batterie” e di “Valle Caduta” e sono state sempre utilizzate da tutti.
2.    Queste strade non sono mai state incluse in alcuna proprietà privata, come si evince dalle risultanze catastali, di cui tenne conto il “barone” Luigi Aguet nella successione al padre James fu Giovannipaolo del 1932, quale effetto del testamento olografo redatto nel 1949 e nella donazione al Comune del 1951  ( cfr. capitolo 3 e relativi allegati: del dossier “Progetto La Batteria”).
3.    Con le trasformazioni avvenute nella zona tra il 1951 ed il 1957, l’antica strada (carrozzabile con difficoltà) rimase aperta e utilizzata per il transito per lo più pedonale o dei mezzi speciali del Corpo Forestale, mentre per il transito carrozzabile di qualsiasi mezzo o autoveicolo fu realizzata e divenne di fatto e di diritto (donazione del 1951) la nuova strada realizzata più a monte.

Di ciò hanno tenuto conto:

•    sia gli eredi del “barone” Luigi Aguet nella successione per la di lui morte avvenuta nel luglio del 1955 e nelle relative volture di cui gran parte eseguite con riserva per omissione degli atti intermedi;
•    sia il Catasto che a seguito di un frazionamento operato dal Comune di San Felice Circeo, effettuò un controllo che ha comportato il reinserimento della strada per tutta la sua lunghezza nelle strade pubbliche del Foglio Catastale n. 35 rimanendo invariata la equipollente partita pubblica. 
4.    Fin dalla sua nascita la “nuova” strada è stata utilizzata in sostituzione dell’antica, mentre solo una parte ben definita venne assorbita dalle proprietà limitrofe. 
5.    Nel 1985, in seguito al frazionamento catastale con cui la strada venne volturata illegittimamente dalla partita “Strade Pubbliche” alla partita intestata a James Aguet e da questi venduta ad un Consorzio di privati che né cominciò a tentare di limitare l’utilizzo.
6.    L’Associazione “Il Fortino” costituitasi, nell’ottobre 1987, ha provveduto a richiamare l’attenzione della cittadinanza denunciando pubblicamente l’accaduto con la pubblicazione e diffusione del documento che descrive gli eventi e la storia dei luogh. Prima edizione: marzo 1988; Il documento fu inviato a tutti gli enti ed amministrazioni a vario coinvolti. Tra questi il Comune di San Felice Circeo ed il Catasto di Latina.
7.    Per quanto sopra e in ragione del suo ufficio, il Catasto di Latina ha eseguito una Variazione d’ufficio il 16/03/1988 riassegnando al Comune di San Felice Circeo la particella relativa alla strada foglio 35 particella 231 (definendola relitto stradale) con “Variazione d’ufficio del 16/03/1988 in atti dal 27/02/1992 (n. 2.1/1988)” e determinando la situazione attuale.

Illegittimità e irregolarità amministrative

Le nostre istanze di illegittimità evidenziate nel 1988 sono confortate  dalla Variazione d’ufficio del Catasto di Latina dello stesso anno riguardano:
1.    L’utilizzazione in atti degli effetti del frazionamento catastale del 1985 (capitolo 2. del dossier citato) in cui una strada pubblica, denominata nello stesso frazionamento particella 85 ½ veniva stornata dalla partita strade pubbliche e volturata ad un privato senza che questi avesse diritto in ragione di atti opponibili a terzi che giustificassero tale condotta.
2.    La vendita del 1985 relativa alla strada che, è corredata da un certificato di destinazione urbanistica che non cita la particella 85 ½ derivata dal suddetto frazionamento e non menziona né descrive l’atto di provenienza che permetteva tale operazione. 

Conclusioni

Il tratto di strada che dal civico 39 di Via delle Batterie conduce alla biforcazione con Via di Vasca Moresca è comunale, di fatto e di diritto. Inoltre ricordiamo che in base al codice civile, le strade demaniali non possono essere ne vendute né usucapite, salvo il loro declassamento con dichiarazione di cessata pubblica utilità da parte dell’amministrazione comunale.
Tutte le strade nell’area sono “pubbliche” sia per diritto che per intervenuto usucapione della collettività nazionale e internazionale in quanto utilizzate da sempre dalla comunità di S. Felice Circeo e dalle persone di tutto il mondo che accedono al territorio del Parco Nazionale del Circeo, per cui solo le preposte Autorità Pubbliche possono in diritto  regolamentarne il transito.

Inoltre queste, unitamente a strade pubbliche/demaniali sono comunque di utilità pubblica e tutte necessarie per la fruizione, la tutela, la prevenzione incendi del parco nazionale.
Le stesse, oltre ad essere interessate dal transito dei servizi pubblici sono da un periodo ultracinquantennale utilizzate ininterrottamente dalla comunità locale, nazionale ed internazionale. In conclusione tutti il promontorio sul versante mare è stato ed è tutt’ora di libero accesso attraverso l’utilizzo di una rete di strade sia carrabili che pedonali aperte a chiunque  h24 ore nonché per l’intero arco dell’anno da oltre 100 anni.

Quindi nessuno pensasse  di chiudere questa strada perché troverà ferma opposizione da parte dell’Associazione  Il Fortino e dei cittadini di San Felice Circeo.
Il nostro Comune deve riprendere la gestione della strada Comunale, attuando un piano di regolamentazione, nel periodo estivo, del transito e/o del parcheggio.
Al contempo – conclude Schisani – riteniamo sia necessario garantire la fruibilità di una delle zone più belle e ricche del nostro promontorio attraverso un servizio di navetta. Basterebbe che il servizio pubblico con il pulmino, che ora si ferma al faro, potesse arrivare fino a Via delle Batterie, ovvero fino all’ingresso dell’Hotel Punta Rossa, dove vi è uno slargo che consente di far fare manovra al pulmino. Si tratta semplicemente di inserire nella Linea 1 – Centro Storico Faro , una ulteriore fermata denominata Punta Rossa o Batteria.

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