CHIUSURA PAT: 7 CONSIGLIERI COMUNALI DI SEZZE CHIEDONO A CASATI DI ANNULLARE L’ORDINANZA

Sezze Punto di primo intervento
Sezze - Punto di primo intervento

Sette consiglieri di opposizione di Sezze presentano una proposta di delibera per chiedere al Direttore generale dell’Asl Giorgio Casati di annullare l’ordinanza che ha chiuso di notte i Pat, ex Punti di Primo Intervento, di Sezze Minturno, Sabaudia, Gaeta, Priverno, Cisterna e Cori

A presentare l’atto i consiglieri comunali Serafino Di Palma, Paride Martella, Giovanni Moraldo, Giovanni Bernasconi, Rita Palombi, Eleonora Contento e Mauro Calvano.

I sette rappresentanti dei rispettivi gruppi consiliari hanno fatto richiesta per una convocazione di Consiglio Comunale che abbia come tema il discusso provvedimento dell’Asl di Latina riguardo ai Pat per cui, in questi giorni, non sono mancate le polemiche.

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Il fronte del No è cresciuto a tal punto da aver compreso un po’ tutti: dal Comitato Boschetto di Priverno al Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli.

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Ciò che chiedono i consiglieri comunali setini è che l’orario dei Pat ritorni ad essere spalmato su 24 ore e non su 12 ore come è da ieri, 5 ottobre, previsto dal provvedimento dell’Azienda sanitaria locale. Un cambio di orari e servizio che fu previsto anche durante il lockdown generando, anche allora, non poche proteste.

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Scarsa anche la comunicazione se non fosse altro che ieri non sono mancati cittadini, ad esempio a Priverno, che convinti di poter usufruire del Pat in Via Madonna delle Grazie si sono recati in loco scoprendo che l’unica alternativa era recarsi al Pronto Soccorso di Terracina.

I consiglieri setini, nella loro proposta di delibera da presentare nell’assise comunale, richiedono al presidente del Consiglio la convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione della deliberazione al fine di interpellare il Direttore dell’Asl per annullare l’ordinanza del 2 ottobre scorso. Da ieri, infatti, i Pat dei sette Comuni sono attivi solo dalle 8 alle 20 e non più h24.

Da ricordare, come fanno i consiglieri comunali di Sezze, che tutti i sindaci della provincia di Latina (eccetto Gaeta e Sabaudia), hanno protestato contro la decisione della Asl di Latina di ridurre l’orario di operatività dei Pat, inviando una lettera al direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati e indirizzata, per conoscenza, all’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e a Damiano Coletta in qualità di presidente della Conferenza Locale Sociale e Sanitaria.

Secondo chi protesta, la chiusura notturna dei Pat in provincia non garantisce ai pazienti servizi sanitari ottimali ed è in controtendenza con il Decreto Rilancio Italia, che riconosce l’assoluta priorità del potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale delle strutture sanitarie territoriali con più strumentari, più medici e più infermieri.

È proprio l’emergenza Covid – sostengono i consiglieri – a dover essere la motivazione a lasciare aperti i Pat anche di notte, nonostante la ratio del provvedimento di Casati sia diametralmente opposta: in ragione del Coronavirus, occorre potenziare le attività dei Pronti Soccorsi della ASL di Latina.

La decisione, secondo i consiglieri setini, impatta negativamente su quelle aree e quei cittadini che sono maggiormente svantaggiati nell’accesso ai servizi sanitari e che attendono potenziamento dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale, con i PAT, le Case della Salute, i servizi specialistici e ambulatoriali.

Ma per i consiglieri, è necessario, invece, salvaguardare i servizi sanitari, rafforzando i presidi territoriali che rappresentano, come nel caso dei Pat, la cerniera indispensabile tra l’ospedale e la gestione dell’emergenza e le prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i cittadini. Ecco perché richiedono che la loro delibera, una volta e se approvata dal Consiglio Comunale, sia trasmessa alla Regione Lazio e alla medesima ASL di Latina per gli opportuni provvedimenti.

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