È stato condannato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale il poliziotto di 66 anni, originario di Formia, che chiedeva prestazioni sessuale alle donne
Il Collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal Giudice Sergio Enea, ha condannato il 66enne poliziotto, originario di Formia, alla pena di 6 anni di reclusione, a fronte della richiesta del Pm che ammontava a 9 anni. L’agente di Polizia è stato condannato per il reati di violenza sessuale (caduta invece l’accusa di concussione aggravata), compresa l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la sospensione della responsabilità genitoriale per la durata della pena. L’uomo è stato condannato anche al risarcimento delle due donne costituitesi parti civili a cui ha chiesto prestazioni sessuali e una provvisionale di 2500 euro.
A finire sotto processo, dopo le denunce presentate da due donne fermate durante dei controlli, il poliziotto che, all’epoca dei fatti, lavorava alla Polizia Stradale, distaccamento di Cellole.
Secondo l’accusa, rappresentata dal Pm Valentina Santoro, nel 2018 il poliziotto avrebbe abusato di due automobiliste davanti ai figli. In un primo episodio, a Mondragone, l’uomo avrebbe fermato una madre senza cintura e con la revisione scaduta. Al che l’agente di Polizia fece capire che se ci fossero stati incontri di un certo tipo – ossia di natura sessuale – tra di loro, non l’avrebbe multata. Non pago, l’uomo si sarebbe avvicinato palpando il seno e le gambe della donna davanti al figlio.
Affine episodio è accaduto accadde a Castel Volturno dove il poliziotto si è comportato nello stesso modo con una donna incinta che viaggiava con i figli di 4 e 2 anni.
L’inchiesta è partita dopo le denunce delle due donne prese in carico dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta.
