C’È UN DEBITO DI DROGA DIETRO LA SPEDIZIONE PUNITIVA A ROCCAGORGA: ECCO COME È ANDATA

Spedizione punitiva a Roccagorga, dietro la violenza dei quattro giovani ai danni del 18 un debito di droga

Procura e Carabinieri ne sono convinti: il movente della spedizione punitiva a Roccagorga ai danni di un 18enne è quello della droga. Diversi i capi d’imputazione contestati ai quattro giovani arrestati, tra cui un minorenne e una ragazza: si va dal tentato omicidio alle lesioni fino all’estorsione e al sequestro di persona.

Secondo gli inquirenti, i quattro giovani, tra cui i maggiorenni Joan Gjoni, Ioan Alexandru Luchian e Daniela Casconi – i primi due, rispettivamente albanese e rumeno – si sono adoperati a brutalizzare il 18enne per farsi pagare un debito pregresso derivante dall’acquisto di sostanza stupefacente.

Il 18enne è stato costretto a salire in auto, un’Audi A3 di proprietà di Gjoni: prima lo hanno portato in luogo al momento sconosciuto dove è stato colpito con un pugno da Luchian, successivamente è stato condotto al parcheggio del ristorante “Il Querceto”, in via Selvotta, a Roccagorga, dove avrebbero tentato di ammazzarlo.

Il 18enne è stato colpito più volte con il coltello anche in parti vitali e con calci e pugni al corpo, riducendolo in gravissime condizioni. Il bollettino medico parla chiaro: ferite multiple da arma da taglio localizzate al torace, alla coscia, alle mani, oltreché abrasioni e contusioni anche alla testa.

Il ragazzo, verso cui l’azione sarebbe stata premeditata, si è salvato solo perché è sopraggiunta un’auto che ha costretto i quattro aguzzini a scappare.

Poi, nelle prime ore del mattino del 30 maggio, a Roccagorga, il giovane di 18 anni è stato rinvenuto, riverso per terra e sanguinante, con evidenti segni di percosse e ferite da taglio su tutto il corpo. Un’azione così violenta solo perché il giovane era indebitato con la droga: uno scenario agghiacciante.

Per le sue precarie condizioni, il giovane, successivamente è stato trasportato, in codice rosso, da personale del 118, presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Sul posto si è immediatamente recata una pattuglia della locale Stazione Carabinieri e successivamente anche militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R. di Terracina. Sono state attivate serrate indagini, partendo da quelle poche e frammentate informazioni ottenute dal malcapitato e, con l’ausilio di altro personale delle Stazioni di San Felice Circeo e Sezze, nel giro di poche ore, gli operanti hanno chiuso il cerchio, raccogliendo chiari e concordanti indizi nei confronti di quattro giovanissimi, tutti residenti in provincia (tra Sezze, Roccagorga e Priverno). (leggi approfondimento di Latina Tu).

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Nel corso delle operazioni, sono stati recuperati gli abiti dei quattro giovani, ancora sporchi di sangue e l’auto in uso ad uno del gruppo (Gjoni), utilizzata per raggiungere Roccagorga, dove è avvenuta l’aggressione, nonché circa 25 grammi di hashish.

I quattro giovani sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e sabato prossimo verrà tenuto l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina per la convalida dell’arresto. I tre maggiorenni si trovano agli arresti domiciliari.

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