ARRESTATO VICE SINDACO DI TERRACINA: L’IPOTESI È DI VOTI IN CAMBIO DI FAVORI

Dalle prime ore della mattina, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto hanno portato a termine un’operazione: due gli arresti

Ad essere arrestato e sottoposto ai domiciliari, nell’operazione di Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, con l’ausilio di un’unità del Nucleo Cinofili Carabinieri dì Roma e il supporto aereo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, che hanno dato seguito a un’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, su richiesta dei sostituti procuratori Carlo Lasperanza e Antonio Sgarrella, è il vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi.

L’indagine – come spiega una nota della Guardia Costiera e dei Carabinieri di Terracina – ha avuto origine da un approfondimento investigativo pertinente l’affidamento in gestione di una vasta area del porto di Terracina, che, da oltre un ventennio, veniva utilizzata nel periodo estivo, in via esclusiva, per l’installazione del famoso “Luna park Suffer”. L’ordinanza da ultimo eseguita riguarda i reati di tentata di estorsione e di istigazione alla corruzione commessi rispettivamente ai danni di un dirigente comunale e del Comandante della Guardia Costiera di Terracina. Oggetto di attenzione investigativa è stata anche la gestione dello stadio “Vittoria” del Borgo Hermada Calcio, affidato in convenzione, dal 2015, dal Comune di Terracina alla società sportiva Hermada, presieduta proprio dal Vice Sindaco cui sono contestati i reati di falso ideologico in atto pubblico, tentata truffa aggravata e turbativa d’asta commessi al fine di ottenere finanziamenti pubblici stanziati per gli eventi calamitosi che nell’ottobre dell’anno 2018 colpirono il territorio di Terracina e per importi sproporzionati rispetto ai danni riportati dalla tribuna dello stadio.

Il Vice Sindaco Marcuzzi

Oltreché all’esponente politico di Fratelli d’Italia, è stato arrestato anche Emiliano Suffer, già indagato per la vicenda delle giostre a Terracina e accusato di tentata estorsione aggravata e istigazione alla corruzione.

Le indagini che hanno coinvolto Suffer e la sua famiglia di origine rom, da cui si origina l’inchiesta e l’ordinanza odierna, videro il 7 luglio 2020 scattare i sigilli alle 33 giostre al porto di Terracina (Operazione Luna Park) che avevano iniziato la loro attività un mese prima, nonostante – secondo gli inquirenti – non avessero ottenuto le previste autorizzazioni all’esercizio e allo svolgimento delle attrazioni nonché il titolo all’occupazione dell’area. Sotto la lente degli investigatori i provvedimenti con cui il Comune di Terracina aveva concesso ai Suffer di operare.

Dopo il sequestro dell’area in Via Stella Polare a Terracina, circa 4000 mq in zona porto, i titolari avevano avuto l’ok dal Comune per sistemarsi all’ingresso nord della città in via Leonardo da Vinci. Tuttavia, il 27 luglio 2020, una ulteriore operazione interforze – Carabinieri Forestali di Terracina, insieme con la Guardia di Finanza settore navale e gli uomini della Polizia Locale – aveva posto i sigilli alla nuova area dopo aver rinvenuto rifiuti pericolosi del tipo eternit (amianto). Inoltre, ne nacque un altro filone di indagine poiché Emiliano Suffer avrebbe minacciato un investigatore il quale si era recato al porto di Terracina, proprio nell’area sequestrata. Si tratterebbe dell’ufficiale di polizia giudiziaria, conosciuto come “Solo”, che si sarebbe distinto in altre operazioni importanti negli anni: dai pontili a Ponza al clan Spada di Ostia.

Secondo le prime indiscrezioni in riferimento all’indagine odierna, Marcuzzi, già sotto processo per rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito del processo per lottizzazione abusiva alla Ex Pro Infantia, avrebbe ottenuto che il sostegno di una ditta – interessata a un appalto in Comune (tribuna dello stadio di Borgo Hermada) – alle elezioni comunali del 2020. Inoltre, il Gip contesta a Marcuzzi, motivando così la misura cautelare, di aver promesso a indeterminati elettori sia direttamente che per interposta servizi e autorizzazioni in capo al suo Assessorato (Urbanistica).

In tutto sarebbero 12 gli indagati, di cui dieci a piede libero. Si tratta, oltreché ai destinatari della misura cautelare Marcuzzi e Suffer, di Andrea, Adriano, Gianfranco, Simone e Stefano Suffer e Miriam Ferro (quest’ultimi già indagati nell’operazione Luna Park), Emiliano Carnello, Dario Percoco, Sabrina Tacelli e Marco Caporini.

pierpaolo marcuzzi
Pierpaolo Marcuzzi, vice Sindaco di Terracina con deleghe a Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Edilizia Privata e Pubblica, Usi Civici, Condoni, Servizi Cimiteriali, Toponomastica

Secondo la Procura, Marcuzzi sarebbe al centro di diversi episodi: dai contatti, per l’appunto, con i Suffer alle azioni per ottenere finanziamenti in qualità di Presidente della squadra di calcio del Borgo Hermada

E secondo l’ordinanza firmata dal Gip Cario, le indagini fanno emergere il tentativo di inquinare alcune gare d’appalto nel Comune di Terracina a favore di imprenditori amici e la consegna a domicilio di schede elettorale con tanto di indicazioni di voto per le amministrative di Terracina 2020. “Gli ho detto metti sti due voti che famo uscì subito il permesso per la sanatoria” – così avrebbe detto il Vice Sindaco a un interlocutore nell’ambito di un’intercettazione captata dagli investigatori.

“Il Marcuzzi – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – ha il totale controllo di ogni ufficio comunale che riesce a gestire in modo illecito per i propri interessi…uno scenario di promessa di utilità varie in cambio di voto”. Nel 2020, “prometteva a terzi elettori direttamente e tramite interposta persona utilità consistenti in servizi e autorizzazioni amministrative del suo assessorato“.

Ad arginare, invece, gli interessi dei Suffer a Terracina sarebbe stato l’ex Comandante della Capitaneria Porto di Terracina Emilia Denaro: “Sistemate questa pratica perché sono guai per voi, voi avrete guai con me ve lo dico io…il peggio è per voi perché noi peggio di così non andiamo…la colpa è la tua e della puttana della comandante”. E alla comandante Suffer avrebbe offerto 34 biglietti gratuiti per l’accesso al parco divertimento: “Come hanno fatto tutti i suoi predecessori, parere favorevole e basta senza chiedere null’altro”.

Solo che l’ex Comandante Denaro non si piegò. I Suffer, peraltro, per la questione dei permessi, sarebbero andati anche dal Presidente del consiglio comunale Gianni Percoco così come riportato da un0’intercettazione: “Viè n’attimo qua – viè n’attimo qua che qua succede un guaio oggi te lo dico…nun me va de fa casini però me devono fa lavorà…allora se vieni qua mi devono risolvere la pratica tu sei l’assessore nostro e devi sta qua… se no dimme che devo fa io, acchiappo e li butto giù dalla finestra e ci metto 5 minuti eh“. Minacce che i Suffer avrebbero rivolto anche a un dirigente comunale, il quale spiega a un interlocutore dirà: “Sono venuti da me, saranno stati una decina”.

Anche la sindca Roberta Tintari sarebbe stata a conoscenza delle pressioni di Emiliano Suffer. La prima cittadina intercettatta al telefono con il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Percoro gli dice che avrebbe potuto chiamarla. Di rimando, Percoco risponde: “Chiami, che chiamo Robè? Te metti pure tu a metterti in porto…ma statte ferma…speriamo che non me danno fuoco alla barca, che cazzo devi fa? Ah… che cazzo di guaio“.

Il 12 gennaio scorso, Marcuzzi, sulla sua pagina Facebook, aveva scritto una lettera dal titolo “Dietro il politico c’è un Uomo” in cui lamentava gli attacchi politici rivolti alla sua figura

“Sono sempre convinto – scriveva Marcuzzi – che il fair play deve essere insegnato ai bambini nelle competizioni sportive, così lo possono applicare anche nella vita, ma in politica è una parola che in questo momento storico stona. Ad un amministratore locale arrivano imboscate, minacce, insulti, illazioni ed è sempre messo a pubblica gogna da persone in cerca di visibilità, aggiungo che alcune di queste persone a Terracina hanno perso le ultime, le penultime e le terzultime elezioni amministrative e non se ne fanno capaci. Oggi i bocciati dagli elettori cercano di guadagnare la scena denigrando chi li ha sonoramente sconfitti con il voto popolare con esposti su esposti, ed è normale che le Procure aprono indagini su indagini per accertarne la veridicità, ma essere indagati dopo un esposto non significa essere colpevoli di qualche cosa. Chi come me subisce da tempo tutto questi attacchi, addirittura pubblicano miei documenti personali sui social, per buon senso e responsabilità ha più volte evitato di rispondere e di non scendere ai loro livelli, ma ora la misura per quanto mi riguarda è colma, io non ho scheletri nell’armadio, dovrò difendermi dall’accusa di rivelazione di segreti di ufficio, anche se a oggi io non essendo un pubblico ufficiale e non avendo mai visto atti segretati o altro non capisco molto bene la cosa, ma proprio perché ritengo di non aver fatto nulla di male, affronto ogni giorno il tutto con la massima serenità”.

“C’è qualcuno invece nella nostra città a cui piace dare la caccia alle streghe, ma non si è reso conto che le streghe e stregoni li ha impressi negli specchi di casa. Il 3/02/2021 sera ho ricevuto una telefonata dalla mia dirigente dove abbiamo parlato per 40 minuti di diverse cose, della salute del sindaco, di cose da fare e delle stesse cose che avevo detto in diretta in consiglio comunale la settimana prima e che poi ho ripetuto il giorno dopo in una commissione regionale riguardante il progetto della ex Pro Infanzia, tutte cose che sono state oggetto delle domande che mi hanno fatto come persona informata dei fatti, a cui ho risposto con argomenti di dominio pubblico. Se un assessore non parla di una questione edilizia/urbanistica con la propria dirigente prima di andare a relazionare in un’audizione regionale con chi lo deve fare? Dopo questa accusa che mi è stata regolarmente notificata di “rivelazione di segreti di ufficio”, ci sono state associazioni e persone che hanno accostato il mio nome impropriamente è pretestuosamente ad abusi edilizi, favoreggiamento e altro, a queste persone non farò sconti, ho tutto ben documentato e ne risponderanno nelle sedi opportune e questo è un dato di fatto e nulla di più. Quando uno mi critica per la mia attività politica o sulle mie capacità di governare la città sto zitto e me le prendo, perché è giusto se le cose non vanno che la gente lo faccia presente, ma gli attacchi alla persona no, non possono più essere tollerati. È uno spettacolo vedere chi ha commesso abusi edilizi o reati penali stare tutti i giorni sui social ad attaccare l’Amministrazione e a parlare di legalità e lotta al crimine, non capisco però con che faccia lo fanno”.

“Io mi sono potuto candidare perché non ho carichi pendenti e il mio casellario giudiziario è pulito, altri non hanno potuto candidarsi e parlano più di tutti.Io posso usufruire del Superbonus perché a casa mia è tutto regolare, altri no.Io non ho scaricato mai i miei liquami in mare, altri si e poi si ergono a paladini dell’ambiente, io non ho truccato un concorso pubblico per piazzare un parente o un tesserato del mio partito, a me non hanno mai sequestrato delle armi o messo i sigilli a una mia proprietà, io non ho fatto mai fatture false, la lista è proprio lunga. Quello che dico è tutto documentabile, ripeto non voglio intimorire nessuno, ma è finito il tempo del buonismo da fessi, evito di dire cose non vere con cui potrei essere denunciato da gente senza scrupoli e senza morale.Il 2022 sarà un anno diverso, ripeto: “buoni si, fessi no”. A qualcuno posso sembrare arrogante e antipatico, ma chi mi conosce e frequenta sa che sono sempre disponibile con tutti, anche con chi politicamente non la pensa come me e mi piacere essere la persona umile di sempre”.

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