ARCHIVIO COMUNALE DI LATINA SGOMBERATO: I DOCUMENTI IN UN DEPOSITO A POMEZIA

Il Comune di Latina procede allo sgombero dell’immobile di Via Farini per far spazio alla Segreteria Generale. All’origine la decisione dell’Agenzia del Demanio

Occorre con urgenza una nuova sede per la Segreteria Generale del Comune di Latina e del Servizi Sociali. È per tale ragione che il Comune di Latina ha proceduto ad assegnare a una società di sgomberare l’archivio comunale di Via Farini.

La decisione è stata presa in conseguenza della volontà dell’Agenzia del Demanio di Stato di riprendere possesso dei locali di Via Duca del Mare dove si trovano gli uffici di Segreteria Generale e Servizi Sociali. Quei locali, infatti, come noto, non sono del Comune di Latina che non li ha mai acquistati bensì dell’ente pubblico economico della Repubblica Italiana. Si tratta dei locali dove un tempo si trovava la Teti, la società di telefonia statale poi divenuto Sip e oggi Telecom (non più, comunque, un’azienda di Stato).

Il Comune, tramite una determina del servizio “Innovazioni Digitali” (la numero 1740 del 24 ottobre 20229), ha ora impegnato la somma complessiva di 8.540 euro a favore della ditta affidataria Datamanagement Italia Spa di Pomezia per procedere allo sgombero dell’archivio comunale di Via Farini e alla conservazione dei documenti: locali di Via Farini sì di proprietà comunale ma sede, fino a oggi, del suddetto archivio dell’ente di Piazza del Popolo.

Nell’atto firmato dal Dirigente responsabile del servizio del Comune, Boris Marzilli, viene specificato che vi è “urgente necessità di sgomberare alcuni locali dell’immobile comunale ubicato in Via Farini,
attualmente adibiti ad archivio comunale, al fine di permettere la realizzazione dei necessari lavori di
manutenzione e la successiva assegnazione di tali locali alla Segreteria Generale, la quale ha manifestato l’impellente esigenza di dotarsi di nuovi locali, stante l’impraticabilità di alcuni locali attualmente assegnati al Servizio”
. Ecco perché c’è “l’esigenza di dover procedere ad affidare con massima solerzia il servizio di ritiro e conservazione degli atti e del materiale allocati presso l’archivio comunale, non avendo l’ente ulteriori soluzioni disponibili“.

L’azienda affidataria si prenderà in carico il materiale dell’archivio, il suo trasporto e la sua catalogazione dei documenti, oltreché al posizionamento nei depositi di Pomezia per una custodia di 36 mesi con determinate misure di sicurezza quali sorveglianza 24 ore su 24 collegata con Istituto di Vigilanza, sistema di videosorveglianza con telecamere a visione notturna e altro.

Tutto il materiale cartaceo dell’archivio posto al pianterreno del Comune di Latina via Farini, per
un volume complessivo stimato in 50 metri di documenti, finirà quindi in un deposito a Pomezia.

Se dovessero servire i documenti dell’archivio comunale di Latina, a chi ne farà richiesta, il contratto chiuso dal Comune con l’azienda pometina preve 600 euro oltre IVA a titolo di canone annuo anticipato per il servizio di custodia e consultazione per 36 mesi. Nel canone annuo sono previste 25 consultazioni a scalare. Per “consultazione” – specifica la determina comunale – si intende il servizio di richiesta e trasmissione via email di ogni singola pratica. Salvo diverse esigenze dell’Ente, il servizio di trasmissione dovrà avvenire entro max 36 ore dalla richiesta, Dovranno inoltre, essere garantite consultazioni in loco, su richiesta rivolta e autorizzata dal Comune, da parte di privati e professionisti, previo appuntamento e modalità da concordarsi di volta in volta”.

Insomma, chi dovrà consultare un documento dell’archivio comunale, e lo dovrà fare dal vivo, sarà costretto a farsi un viaggio sulla Pontina per arrivare nel comune romano.

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