È un comunicato a largo raggio, quello del Comitato Tutela dell’Ambiente e Salute Pubblica, a firma di Ilenia Borace. Nella nota stampa che pubblichiamo di seguito, Borace si sofferma sulle ultime vicende, in tema ambientale, che hanno coinvolto e coinvolgono Aprilia: dall’impianto ex Kyklos all’inopportunità del doppio ruolo del Dr Roberto Lupelli fino al Piano Regionale dei Rifiuti regionale 2019-2025 approvato lo scorso agosto dalla Giunta Zingaretti. Non mancano le stoccate dure rivolte al Comune di Aprilia, definito silente alle richieste dei comitati e dei cittadini desiderosi di partecipare alle scelte future in materia di salute pubblica, e poi il tema più caldo degli ultimi giorni riguardante la società Paguro e la caratterizzazione dei terreni di Via Savuto. Ma l’attacco più netto è in riferimento all’Azienda Sanitaria Locale di Giorgio Casati responsabile, a detta del Comitato, di non partecipare mai alle conferenze dei servizi dove si decidono i destini dei progetti ambientali, di frequente molto impattanti sulla salute dei cittadini, con Aprilia pericolosamente in alto nelle statistiche sul cancro. Alla fine, una proposta: la richiesta di una Commissione regionale, congiunta con la Commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, per avviare un percorso sulle bonifiche. Per farlo, il Comitato ha avviato un sottoscrizione online.
Stiamo attraversando un periodo che segnerà per sempre le sorti del Nostro territorio. Sul fuoco tanta carne che rischia di bruciarsi tutta. Gli impianti sono talmente tanti sul nostro territorio che abbiamo conferenze dei servizi e richieste a iosa, in cui la grande assente è sempre la ASL di Latina. Lo studio epidemiologico se pur grave è solo la punta dell’iceberg. Per chi non lo avesse letto l’unico dato aggiornato è che ad Aprilia si muore di più di tumore rispetto all’intera regione, questo è reperibile anche sui dati del sito Eras Lazio, sicuramente più aggiornato dei dati considerati nello studio epidemiologico al quale, considerando i dati, deve seguire lo studio epidemiologico di coorte per analizzare approfonditamente le causa del tasso così alto del male del secolo, il CANCRO.
Quella passata è stata una settimana intensa, la conferenza dei servizi sul riesame dell’Aia della Acea ex-Kyklos, e la scadenza dell’osservazione al Piano Rifiuti Regionale, lo spettro Paguro che si affaccia all’orizzonte, quando ancora quello di ECOSICURA non è debellato.
Martedì 1 ottobre, con il Comitato NO Miasmi salivamo le scale di Via del Tintoretto, ci avvisavano che un’ambulanza stava entrando nell’impianto a sirene spiegate. Il Sindaco ha appurato le cause del malore? Anche in questa terza conferenza dei servizi, fra gli Enti chiamati a fornire il proprio parere il grande e perenne assente è stata la ASL di Latina.
Dalla Asl sembrerebbero non pervenire mai notizie in merito ai procedimenti, in compenso pervengono dalla risposta ad una interrogazione a prima firma dei consiglieri regionali Pernarella e Blasi del Movimento5stelle. L’interrogazione protocollata a maggio riguardava l’educazione ambientale svolta all’interno degli impianti, anche nella ex-Kyklos dalla società sportiva Virtus Basket, e fra le tante domande poste al Presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini e agli assessori di competenza, si chiedeva di verificare se il Dott. Lupelli fosse in forza al dipartimento Asl Latina in qualità di ispettore sanitario nei luoghi di lavoro e di valutare se tale posizione fosse in conflitto con il ruolo di presidente di un’associazione proponente del progetto “Differenzio anch’io“, visti anche le laute donazioni che le società del trattamento rifiuti offrivano alla società sportiva di cui Lupelli è presidente.
Ci sono voluti quattro mesi, ma la risposta all’interrogazione 373 dall’assessore D’Amato è arrivata e pubblica sul sito regionale. L’assessore risponde inoltrando la nota del Direttore dell’area salute e integrazione sociosanitaria che riporta la risposta della Asl di Latina. Il direttore Renato Botti e i due dirigenti Maurizio Di Giorgio e Alessandra Barca rispondono che il dott. Lupelli è in servizio dal 1985 presso il dipartimento prevenzione del AUSL di Latina sede di Aprilia, e conferma che è allo stesso tempo presidente dell’associazione sportiva, ma che lo stesso non aveva comunicato questa sua attività. Dopo tale accertamento, la Asl ha disposto che il dr. Lupelli non effettui più alcun tipo di attività nei confronti di aziende coinvolte nel progetto di educazione ambientale “Differenzio anch’io”.
La nota conclude con il rappresentare che il Direttore del dipartimento, Dott. Igino Mendico, ha inviato contestualmente alla nota di risposta all’interrogazione, due relazioni al Responsabile UOS Igiene Industriale presso AUSL Latina Carlo Muscarella, e al Dirigente UOC prevenzione Attività Dr. Antonio Sabatucci, in ordine ai sopralluoghi effettuati insieme al Dr. Lupelli, uno dei quali effettuato il 28 luglio 2014 proprio all’interno della soc. Kyklos Acea. La data coincide con il giorno della tragedia avvenuta nell’impianto dove morirono i due lavoratori Fabio Liseo e Roberto Papini.
Ci domandiamo: “il doppio ruolo del Dr. Lupelli – ispettore che ispeziona e di presidente della Virtus Basket che incassa donazioni – potrà avere delle ricadute anche sui procedimenti penali che sono ancora in corso di definizione, visto che dalla risposta della Asl di Latina sembrerebbe aver avuto parte al sopralluogo ispettivo il giorno dell’accaduto?
A parte questa parentesi, martedì un primo risultato si è ottenuto.
L’Acea presenterà entro una settimana una richiesta di modifica non sostanziale per la realizzazione dei camini sopra il biofiltro, per aspirare le emissioni, e sono disposti a fare procedure d’urgenza per inizio lavori al quale; comunque si arriverà tra circa 18 mesi. Se pur minimo è un risultato. In attesa del parere dell’Arpa, che si è presa 30 giorni, rimaniamo con gli occhi aperti e in attesa degli atti che abbiamo chiesto e della decisione della pronuncia della direzione sul riesame AIA.
Giovedì, in Commissione Ambiente del Comune di Aprilia, la Giunta ha portato le sue osservazioni al Piano Rifiuti. Ricordo con estremo rammarico che un anno fa chiedemmo l’istituzione di una commissione speciale per dare più forza nel contrastare le scelte che si sarebbero fatte nel Piano Rifiuti. Il documento presentato in commissione risulta scarno, dieci pagine di cui le prime 4 solo di descrizione e nelle altre sei inseriscono dati che abbiamo lasciato nella relazione, sia in commissione ambiente a febbraio che nella commissione rifiuti dell’8 novembre 2018. Nella speranza che venissero fatte proprie, nella serata di mercoledì abbiamo inviato a tutti i commissari, al Sindaco e al Presidente, la copia delle nostre osservazioni. Nelle nostre osservazioni sottolineiamo:
il non superamento delle prescrizioni inviate proprio alla Regione Lazio dalla Corte europea nella causa C-82/06. Infatti, nel piano rifiuti ancora non vengono individuate le zone idonee in tutta la regione, non sono indicati precisamente la tipologia di impianti di nuova generazione con il quale si intende perseguire gli obiettivi;
la non Coerenza con il PTPR e il Piano Energetico;
siamo intervenuti sui criteri di localizzazione delle zone idonee;
la nuova direttiva adottata in questi giorni dal governo proprio sui criteri di localizzazione;
la scarsa dotazione Finanziaria;
l’inserimento di un’analisi degli obiettivi del piano 2012 raggiunti e non, la sua revisione e monitoraggio.
Sappiamo che la commissione si è chiusa molto tardi con la modifica del documento, speriamo che abbiano inserito i contributi arrivati dalle associazioni. Non possiamo che essere contrariati dalla modalità non partecipativa adottata, portare un documento in commissione senza il tempo di far intervenire neanche l’opposizione, quando un anno prima erano stati sollecitati ad aprire un dialogo è davvero inaccettabile.
Questa è l’ennesima occasione persa, come perse sono andate le armi proposte a febbraio, per tutelare il territorio con la modifica dello Statuto tramite l’adozione del principio di Precauzione, la modifica delle norme tecniche e l’avvio del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico come paesaggio della Campagna Romana.
Come se non bastasse, arriva la Questione Paguro, a tal proposito abbiamo chiesto copia degli atti e dei verbali delle conferenze dei servizi, c’è da sottolineare come nonostante i prezzi siano saliti negli anni la somma disposta dalla Regione Lazio per la caratterizzazione (la terza in 30 anni) è diminuita di 52 mila euro. La questione è complessa e per questo e tutto ciò sopra espresso abbiamo inviato richiesta ufficiale di una commissione regionale bonifiche congiunta con rifiuti per chiedere lumi sulla questione bonifiche, sul riesame chiesto dalla società Paguro e di quella ancora non chiusa di ECOSICURA.
Invito tutti i comitati di quartiere, i comitati e le associazioni ambientaliste, ai movimenti politici/ecologisti apriliani a smettere di punzecchiarsi e unirsi alla richiesta di commissione e riempire l’aula Regionale perché è lì che verrà decisa la sorte di Aprilia. Quindi li invito a sottoscrivere la richiesta, che verrà spedita mercoledì, cliccando qui.